пятница, 6 марта 2020 г.

L’America scende in guerra contro le nutrie: caccia aperta ai roditori delle paludi

L'America scende in guerra contro le nutrie: caccia aperta ai roditori delle paludi

L'America scende in guerra contro le nutrie: caccia aperta ai roditori delle paludi

Non ha sbattuto con forza la sua bella nutria impagliata, sul banco. Probabilmente, se lo avesse fatto, avrebbe ottenuto più clamore del celebre gesto, nel 1960, di Nikita Kruscev, all'Onu, quando decise di far valere le sue ragioni battendo il tacco della scarpa sul leggio. Leggenda o meno, pochi giorni fa, come riporta il Los Angeles Times, al giovane deputato democratico della California, Josh Harder, è bastato contemplare l'esemplare imbalsamato di nutria— di nome Nellie — che lui stesso aveva portato sugli scranni della Camera, per convincere l'intero stato della California della «pericolosità» di questo mammifero erbivoro, stretto parente dei castori nonostante la coda la faccia somigliare di più ad un grosso topo.

Dalla California alla Lousiana, disegno di legge per l’abbattimento degli abili nuotatori parenti dei castori: si moltiplicano troppo. In Louisiana sono 20 milioni i roditori semiacquatici, contro 4 milioni di abitanti

Cosa stanno combinando questi animai importati dal Sudamerica, utilizzati come pellicce per cappotti e cappelli, e diffusisi negli Usa nel corso del secolo scorso? Starebbero letteralmente invadendo lo Stato, risalendo e moltiplicandosi nel bel mezzo del delta dei fiumi Sacramento e San Joaquin. Ma il fenomeno non riguarderebbe soltanto la California. «Nello stato della Louisiana vivono 4 milioni e mezzo di persone. Peccato che i roditori siano molti di più: ben venti milioni di nutrie!», ha ricordato il deputato dei repubblicani, della Louisiana Garret Graves, che ha appoggiato senza mezzi termini la campagna del collega democratico. E pensare che fu proprio «colpa» di un allevatore in Louisiana, che nel 1933 ne liberò alcuni esemplari in natura , se questi  «miocastori» cominciarono a diffondersi sempre più numerosi allo stato brado.

Un cacciatore con le nutrie da lui abbattute in un fermo immagine del docu-film antropologo-culinario «Rodents of unusual size», firmato da tre registi Usa

Un cacciatore con le nutrie da lui abbattute in un fermo immagine del docu-film antropologo-culinario «Rodents of unusual size», firmato da tre registi Usa

Un cacciatore con le nutrie da lui abbattute in un fermo immagine del docu-film antropologo-culinario «Rodents of unusual size», firmato da tre registi Usa

Per un pugno di dollari (6 a testa), i cacciatori del Mississippi faranno strage dei roditori: che possono arrivare a pesare fino a 25 chili, riuscendo a divorare piante ed erba pari al 25 per cento del loro peso 

Dal momento che la legge proposta daJosh Harder è stata approvata, entro i prossimi cinque anni, 12 milioni di dollari saranno a disposizione di altrettanti Stati americani per combattere i cosiddetti «ratti di palude» (swamp rats). In California, lo scorso anno, il budget anti-nutrie era stato di 10 milioni di dollari. Intanto, in Louisiana, ai cacciatori dalla mira buona, per abbattere gli Swamp rats nell'entroterra di New Orleans e nelle zone paludose del delta del Mississippi sarebbe stato concesso un aumento di un dollaro a testa (dai 5 a 6) pur di far fuori gli invasori oversize, dal momento che possono arrivare a pesare fino a 25 chili, riuscendo a divorare il 25 per cento del loro peso, scavando nel terreno, fino alle radici delle piante. 

Roma, una nutria nuota nel Tevere (foto Ansa)

Roma, una nutria nuota nel Tevere (foto Ansa)

Roma, una nutria nuota nel Tevere (foto Ansa)

Un problema di sostenibilità

Non c'è dubbio che il problema della crescita esponenziale dei roditori della palude — passato nel giro di qualche decennio dal simboleggiare la forza dell'eroe-cacciatore, Davy Crockett, dal cappello impellicciato di nutria, alla bellezza del cappottino di castorino delle signore anni '60 e '70 — va affrontato soprattutto dal punto di vista delle sostenibilità. L'esercito degli animali dai denti affilati, scava oggi e scava domani, sta creando dei danni ecologici inimmaginabili: distrugge coltivazioni e canali artificiali, facendo collassarne giù gli argini. 

Il roditore su grande schermo

Catturarli e abbatterli pare siano le uniche due azioni a disposizione. Ne sanno qualcosa dalle parti di Londra e dintorni: dove pare che una sorta di Brexit ante-litteram sia riuscita a liberare i campi da ogni tipo di roditore della palude. Di sicuro, essendo stata avvistata in almeno diciotto stati americani, non è un animale che passa inosservato. Anzi. Persino il cinema l'avrebbe "scritturata" per vedere, più che l'effetto, il gusto che dà. «Rodents of Unusual Size» è il titolo di un documentario antropologo-culinario di tre registi americani. Uno di loro, assaggiando la nutria cucinata alla «Jamabalaya» ha confessato che avrebbe preferito morire. 

E per secondo: nutria all'arancia

Il pasto ideale per un condannato? Macché! Zuppe di nutria, insalate ed una tognazzesca «nutria all'arancia» sarebbero delle portate quasi normali là dove le nutrie hanno ormai spostato la loro residenza: in Louisiana. In California, invece, dove fino a poco tempo fa era assolutamente vietato sparare loro e gustarsi carne di nutria cotta sul fornello di casa, probabilmente qualcosa potrebbe cambiare. E dalle nostre parti, dove un tempo, ad essere maligni e goliardicamente secessionisti, i veneziani chiamavano i vicentini, «magnagati», fino a che punto ci spingerebbe la voglia di esotico a tavola? 

Decreto sì, decreto no

Tempo fa, il sindaco di Gerre de' Caprioli, nel Crotonese, aveva invitato la popolazione a mangiare la carne di nutria, pur di combattere il sovrappopolamento di questi animali. Una boutade e niente più. Ma rimane importante la situazione da impasse nella quale il Bel Paese si è impaludato. E forse più dei roditori stessi. Se all'inizio del 2014, il ministero della Salute aveva emanato un decreto col quale le nutrie passavano da specie protetta a specie nociva, soltanto due anni dopo, quel provvedimento fu revocato e considerato illegittimo. Cosa resta agli allevatori dei campi: piani di contenimento e sterilizzazione. Per fortuna che la Pianura padana (ma il popolo della nutrie è di casa anche in Abruzzo e nel Lazio) non è la Louisiana.

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