La prima domanda che tutti i genitori si stanno facendo in queste ore è: fino a quando durerà? Quando riapriranno le scuole davvero?
Il governo per il momento ha deciso di chiuderle in tutta Italia da domani, giovedì 5 marzo a sabato 14, con ritorno in classe lunedì 16 marzo. Ma come si è visto nelle regioni «pilota» del Nord, dove le scuole sono già alla seconda settimana di chiusura, dipenderà dall'evoluzione del contagio. Non è affatto escluso che, alla luce di ulteriori valutazioni da parte degli esperti dell'Istituto superiore di Sanità, il governo decida di rinviare ulteriormente l'apertura.
L'anno scolastico sarà valido comunque o dovrà essere allungato?
In queste ore sulle chat delle mamme si dà libero spazio a tutte le ipotesi, anche le più fantasiose: dal prolungamento del calendario scolastico fino alla fine di giugno al recupero di una manciata di giorni a scapito delle vacanze di Pasqua. Ma per il momento la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ha escluso di allungare l'anno e ha decretato la validità dell'anno scolastico anche in deroga ai 200 giorni minimi di lezione stabiliti per legge.
I programmi scolastici saranno rivisti e ridotti?
Per ora non sono previste indicazioni su questo tema: se la chiusura si prolungasse è possibile che il ministero intervenga con misure specifiche.
I viaggi di istruzione saranno vietati anche dopo il 15 marzo?
Per ora resta lo stop fino al 15 marzo, previsto nel decreto del 25 febbraio. Ma è probabile che questa misura di contenimento venga rivista, allungando il termine del divieto delle gite scolastiche. Si saprà nei prossimi giorni.
Cosa succederà con gli esami di Stato di terza media e di Maturità?
Su questo punto la ministra Azzolina resta cauta. Tutto dipende da quanto durerà la serrata delle scuole. Se dovesse prolungarsi oltre la scadenza annunciata oggi il ministero sta valutando un non meglio definito «piano di emergenza».
Le prove Invalsi per la Maturità sono sospese?
Insieme alla sospensione della didattica in presenza, è sospeso anche lo svolgimento delle prove Invalsi valide per l'ammissione all'esame di Maturità previste per il mese di marzo. L'Istituto di valutazione è pronto a varare un nuovo calendario. In alcune scuole le prove si sono già svolte nei giorni scorsi.
La didattica a distanza che molte scuole del Nord hanno già avviato su sollecitazione del ministero sarà estesa a tutte le scuole? E in ogni caso può sostituire la didattica frontale in classe?
Per il momento la didattica digitale è partita solo in alcune scuole, a macchia di leopardo, a seconda delle capacità e dell'intraprendenza dei singoli istituti. E comunque anche le scuole più evolute su questo fronte non riescono ancora a raggiungere tutti gli studenti. Particolarmente difficile appare la situazione nel caso dei più piccoli, quelli delle scuole elementari: dove per assicurarsi la cooperazione attiva degli alunni sarebbe necessaria la compresenza di un adulto in casa. Il Miur ha messo a disposizione una pagina che riepiloga tutte le esperienze e i materiali di didattica digitale già disponibili. E ha previsto lezioni a distanza per la formazione dei docenti.
Le università sono chiuse come le scuole?
Il decreto che chiude le scuole chiude anche le Università fino al 15 marzo. Per quanto riguarda la didattica molti Atenei si stanno attrezzando con lezioni online e Mooc. Per le sessioni di esame e di laurea prevalgono i rinvii ma ogni Ateneo può stabilire se abilitare le lauree via Skype o a distanza. E' necessario collegarsi ai siti delle Università per avere informazioni precise.
Insegnanti, segretari e bidelli riceveranno lo stipendio a fine mese?
Ovviamente sì. Il milione e più di lavoratori della scuola rappresenta la fetta più grande del pubblico impiego: il loro contratto di lavoro è solidamente garantito a livello nazionale.
4 marzo 2020 (modifica il 4 marzo 2020 | 17:14)
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