вторник, 22 сентября 2020 г.

Brembo illustra le staccate del GP della Catalogna

Due i punti di frenata che sollecitano maggiormente i freni: in curva 1 si passa da 310 km/h a 100 in 236 metri, mentre in curva 10 possibile punto di sorpasso per molti piloti: la decelerazione è di 193 km/h

Matteo Solinghi @TeoSic58

22 settembre — Milano

Reduci da un rocambolesco GP dell'Emilia-Romagna (Misano 2), è già tempo di pensare al prossimo appuntamento della MotoGP, che farà visita – nel weekend del 25-27 settembre – allo storico impianto della Catalogna. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con il 100% dei piloti del Mondiale MotoGP, il circuito della Catalogna rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato l'indice di difficoltà massimo, a pari merito con il Red Bull Ring. Rispetto al tradizionale appuntamento di metà giugno, le temperature dell'asfalto e dell'aria dovrebbero essere decisamente più basse, facilitando il raffreddamento dei freni. L'impianto frenante è soggetto ad un enorme stress alla prima curva, complice il rettilineo di 1.047 metri che la precede. Quasi tutte le altre staccate sono invece decise e ravvicinate.

L'impegno dei freni

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In ogni giro del circuito di Catalogna i piloti usano i freni 6 volte per affrontare le curve a destra e 3 per quelle a sinistra per un totale di 29 secondi, equivalenti al 30% della durata della gara. Le monoposto di Formula 1, invece, utilizzano i freni per meno di 15 secondi al giro, pari al 16% del tempo della corsa. Ogni giro i piloti della MotoGP esercitano un carico sulla leva del freno di oltre 34 kg. Dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera gli 8,2 quintali, il più basso delle 4 piste spagnole del Mondiale. In F.1 invece il carico sul pedale che ogni pilota deve esercitare in un giro a Barcellona sfiora gli 8 quintali mentre per l'intero GP raggiunge le 62 tonnellate.

La frenata più impegnativa

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Delle 9 frenate del circuito di Catalogna, 3 sono classificate come impegnative per i freni, 4 sono di media difficoltà e le restanti 2 poco impegnative. La staccata più dura per la MotoGP è alla prima curva: le moto passano da oltre 330 km/h a 100 km/h in poco meno di 5 secondi (4,9 per la precisione). Per riuscirci i piloti esercitano un carico di 5,4 kg sulla leva del freno e subiscono una decelerazione di 1,5 G mentre la pressione del liquido freno raggiunge gli 11,6 bar. Importanti anche le staccate di curva 7 (da 221 a 101 km/h), dove i piloti frenano con la moto inclinata per inserirla nel cambio di direzione, e curva 10 (da 255 a 62 km/h), storicamente un buon punto di sorpasso assieme a curva 1. I rettilinei presenti consentono, comunque, uno smaltimento termico efficace tra una frenata e la successiva.

I vantaggi delle ruote Marchesini

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Sette degli undici team della MotoGP utilizzano le ruote in magnesio forgiato Marchesini, azienda che dal marzo 2000 fa parte del gruppo Brembo: per l'anteriore sono disponibili le varianti a 5 razze a Y e a 7 razze, per il posteriore a 7 razze. Tutte discendono da multiforging 3D a stampo chiuso e trattamento termico. Massima rigidezza e minima inerzia sono le loro caratteristiche principali. Il risparmio di peso assicurato dalle ruote Marchesini, che insieme agli pneumatici costituiscono le masse non sospese in rotazione più importanti, migliora l'accelerazione della moto, la sua maneggevolezza nei cambi di direzione e la risposta in frenata.

Source: Gazzetta.it

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