вторник, 22 сентября 2020 г.

Atalanta, ecco Mojica: per Gasperini uno sprinter da fascia

Il terzino colombiano, protagonista a Russia 2018, arriva a Bergamo per fare il vice-Gosens

Quando era bambino Johan Mojica, nuovo acquisto dell’Atalanta di Gasperini, amava arrivare primo. Il terreno ideale per farlo? Le corse con gli amici. Il piccolo Johan andava sempre più veloce nelle strade di Cali, dove è nato, per superare i coetanei e sentirsi il numero uno: è nata così la sua passione per l'atletica e la velocità. Viste le doti naturali di sprinter, il suo professore di educazione fisica decide di trasformarlo in un vero atleta, con allenamenti mirati per il suo sviluppo muscolare. Nonostante tempi notevoli per l'età, la vera passione del ragazzo è il pallone.

L’idolo

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La famiglia di Mojica si trasferisce a Bogotà e nella capitale Johan capisce di non poter praticare entrambi gli sport. Sceglie la disciplina che lo appassiona di più e i risultati si vedono subito. In quel periodo il calciatore più famoso del mondo era Ronaldinho, con i suoi dribbling fulminanti e la gioia di vivere che trasmetteva. Anche Johan aveva i capelli lunghi e i denti irregolari come quelli del brasiliano, inevitabile quindi essere soprannominato Johandinho. All'inizio Mojica gioca in attacco come il suo idolo, ma con il passare del tempo arretra la sua posizione e si ritrova terzino sinistro. La velocità è sempre la stessa e si rivela arma micidiale in contropiede, per la disperazione degli avversari che non riescono ad arginarlo.

Nel 2013 Johan si trasferisce in Spagna dove gioca nel Rayo Vallecano ma non riesce a sfondare, poi va in prestito al Real Valladolid. Dal 2017 passa al Girona, che al termine di due rinnovi del prestito decide di acquistarlo a titolo definitivo. Mancino, alto 185 centimetri, Mojica in Liga si fa notare come uno dei migliori terzini del campionato e nel 2018 diventa il primo giocatore del Girona a disputare un Mondiale.

Il mondiale

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L'avventura in Russia è un sogno che diventa realtà, Mojica gioca da titolare nella sua Colombia e non sfigura sul palcoscenico più importante anche se i Cafeteros vengono eliminati agli ottavi. Unico neo, il momento della partita contro l'Inghilterra in cui prova a scavare una fossetta nei pressi del dischetto. Il vecchio stratagemma non funziona, Harry Kane trasforma il rigore ma le immagini tradiscono l'intento di Mojica, che non fa certo una bella figura in mondovisione. L’anno successivo è sfortunato per lui e per il Girona. Mojica si rompe il crociato ed è costretto a stare fuori a lungo, riesce a ritornare in campo soltanto per una partita di fine stagione e la sua squadra retrocede in Segunda Division, dove rimarrà anche al termine dell’annata seguente. La chiamata dell'Atalanta può essere la svolta per riscattare due anni deludenti.

L’occasione

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Johan Mojica è il terzo colombiano alla corte di Gasperini dopo Luis Muriel e Duvan Zapata, suoi compagni in nazionale. I bergamaschi lo hanno acquistato per farne il vice-Gosens, un cambio necessario per il tedesco visto il doppio impegno tra Serie A e Champions League. Nonostante i 28 anni di età, Johan non è un giocatore che può sentirsi arrivato, quindi avrà quella fame che il tecnico di Grugliasco richiede ai suoi uomini. Tatticamente il colombiano (che grazie a un passaporto spagnolo è comunitario) potrà dimostrarsi utile nell'attaccare la profondità, sua caratteristica da sempre. Segnare non è il suo mestiere ma partendo largo a sinistra può essere devastante e mettere in difficoltà le difese avversarie creando superiorità numerica oppure crossando dal fondo. La resistenza non è un problema per lui, è in grado di giocare a tutta fascia, dribbla come un'ala e non si arrende mai. Mojica ha carattere, vuole arrivare in Serie A e correre veloce per sentirsi il migliore, come quando era bambino.

Source: Gazzetta.it

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