Andrea Consumi presenta l’esterno, ormai a un passo dai biancocelesti: «Corsa, dribbling e fisico. Faceva l’attaccante, la Spal l’ha reso grande»
28 agosto — Milano
Nostalgico, ma anche orgoglioso, perché le ‘ali’ della Spal voleranno in Champions: «Erano i nostri motorini». Parola di Andrea Consumi, 47 anni, storico vice di Semplici in Emilia. L'uomo che ha visto crescere Lazzari e Fares, il "robot della fascia e il moto perpetuo", come li chiama lui. Erano le armi segrete di una Spal da favola, il prossimo anno (probabilmente) si ritroveranno insieme alla corte di Inzaghi: "Merito loro».
Fares è pronto per il salto?
"Sì, la Lazio lo completerà. Ha qualità fisiche superiori: corsa, velocità, resistenza. È uno che al 90esimo ha ancora energie per crossare dal fondo, proprio come Lazzari. Inesauribili".
Capitolo paragoni, può farne uno?
"Ricorda Alphonso Davies del Bayern, le attitudini sono quelle. Ti aspetta, ti punta, poi all'improvviso lancia il pallone avanti e non lo prendi più. Inoltre, come il canadese, anche Fares ha iniziato a giocare davanti».
Ed è lì che l'avete notato.
"Esatto. Arrivò alla Spal nel 2018, ma lo osservammo per 4-5 partite. La scintilla scoppiò nello scontro diretto col Verona l’anno prima. Impressionò sia me che mister Semplici, soprattutto da un punto di vista tattico. Giocò terzino, esterno a tutta fascia, esterno alto, seconda punta. Era ovunque. Il bello è che giocava bene in ogni ruolo. Quando il d.s. Vagnati ci chiese un parere, gli dicemmo di prenderlo subito. Su di lui c'erano diversi club ma riuscimmo a spuntarla. Per noi fu un vero affare".
Quando la colpì di più?
"Ricordo due gol. Il primo a Parma, l'anno scorso. Fares ha un bel tiro, è secco e preciso, sviluppato grazie al suo passato da attaccante. In allenamento ci provava sempre, in partita pochissimo. Lo spronavamo in continuazione. ‘Coraggio, provaci di più’. Quel giorno eravamo sotto di due reti, lui segnò il gol del 3-2 a 3 minuti dalla fine con un siluro dal limite dell'area. Era il primo gol in Serie A, e che gol…".
E l'altro?
"Spal-Roma, stesso anno. Sovrastò Karsdorp e staccò di testa, un’altra delle sue qualità principali".
Che consiglio darebbe a Inzaghi?
"Di insistere sulla fase difensiva. A differenza di Lazzari, Fares è molto più propenso ad attaccare l'area, abbiamo dovuto inquadrarlo bene. Era un'ala abituata a spingere, a tagliare dentro, a puntare l'uomo. Ci abbiamo lavorato parecchio, ma sempre col sorriso. ‘Dove vai con quelle gambine?’, gli dicevo. E lui, scherzando, rispondeva che tanto avrebbe corso più di tutti lo stesso".
Proprio come Lazzari.
"Un robot. Era lui a venire da noi per farlo allenare di più, mai il contrario, soprattutto sui cross o i tiri in porta. A fine allenamento prendevamo un paio di giovani e restavamo lì per ore, finché non ne aveva abbastanza. Un ragazzo d’oro, quest’anno ci è mancato molto. Se segnasse qualche gol in più sarebbe un esterno perfetto, ma può ancora migliorare. Inzaghi avrà ottime ali". Pronte per volare in Champions.
28 agosto — 11:15
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Source: Gazzetta.it
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