Catturare granchi, pesci, molluschi, meduse e stelle marine con retino e secchiello non solo è una tortura per questi animali, ma potrebbe costituire anche un reato (ai sensi del Codice Penale articolo 544 bis e ter). A ricordarlo l’Enpa, l'Ente nazionale protezione animali, che in occasione dell’estate 2020 ha ricordato ancora una volta almeno sei buoni motivi per cui è importante dire basta ai giochi con gli animali marini e iniziare a insegnare il rispetto per l’ambiente fin da piccoli.
1) Prendere un granchio, una stella marina o qualsiasi altro animale del mare e metterli nel secchiello equivale a una loro morte certa, anche una volta liberati! L'acqua dentro il secchiello raggiunge infatti alte temperature velocemente, senza che i bimbi possano rendersene conto.
2) Per granchi, meduse e pesciolini vittime dei retini i secchielli rappresentano una vera e propria tortura. Eppure lasciamo che i nostri bimbi li catturino e li tengano al sole tranquillamente, magari girandoli con le palette o con i rastrelli.
3) I bambini che rispettano gli animali, tutti gli animali, sono adulti migliori. Ad affermarlo è anche uno studio dei ricercatori dell'Università di Cambridge che sottolinea come l'amicizia con un animale sviluppi nel bambino il rispetto verso gli altri e la capacità di relazionarsi in maniera equilibrata con il mondo circostante.
4) Gli animali del mare hanno tante storie da raccontare. Sapevate che le meduse sono tra i più antichi animali al mondo? E che le orche riescono a nuotare anche dormendo? E, ancora, che per individuare i pesci un delfino emette fino a 1.000 click al secondo? E che i polpi hanno il sangue blu e tre cuori, uno dei quali smette di battere quando nuotano?
5) Esistono modi più divertenti ed educativi di giocare in mare. Un esempio? Scattate fotografie subacquee; fate con i vostri amici la gara a chi trova e vede più abitanti del mare; raccogliete conchiglie sulla spiaggia; scoprite i fondali con la maschera e il boccaglio.
6) Il mare e gli oceani coprono il 70 per cento del Pianeta e producono il 50 per cento dell'ossigeno che respiriamo. Rispettare il mare e i suoi abitanti è rispettare noi stessi e le persone che amiamo.
31 luglio 2020 (modifica il 31 luglio 2020 | 17:33)
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Source: Corriere.it
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