È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l'atteso Dpcm che rinvia al 20 luglio, senza maggiorazioni, le scadenze riguardanti saldi e acconti di Iva e imposte dirette come Ires e Irpef. Nel provvedimento si prevede che il pagamento delle imposte può essere rinviato anche oltre il 20 luglio, ovvero fino al 20 agosto, ma pagando una maggiorazione dello 0,40% «a titolo di interesse corrispettivo». Il Dpcm era stato varato lo scorso 27 giugno.
Le imposte rinviate
Il decreto rinvia le scadenze per i versamenti delle dichiarazioni dei redditi e dell'Iva correlata agli ulteriori componenti positivi dichiarati per migliorare il profilo di affidabilità, nonché delle dichiarazioni Irap per i contribuenti interessati dall'applicazione degli Indici sintetici di affidabilità (Isa), compresi quelli aderenti al regime forfetario.
FI, rinviare pagamenti fino a 2021
«L'unica cosa giusta da fare sarebbe una proroga al 2021», hanno scritto i deputati Claudia Porchietto responsabile del Dipartimento attività produttive e Carlo Giacometto, responsabile piemontese Bilancio e Finanze di Forza Italia, che chiede «il rinvio dei pagamenti direttamente al 2021 perché l'unica e valida soluzione per andare incontro alle migliaia di imprese e i cittadini che si trovano con l'acqua alla gola senza liquidità nel post Covid-19». Anche Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, ha ribadito che «l'anno scorso, senza Covid, la scadenza fu rinviata al 30 settembre. Perché quest'anno no? Forse perché, senza il ricorso al Mes, il Governo è di nuovo a corto di liquidità e la cerca dai cittadini? Vorremmo più chiarezza e più attenzione per le esigenze di partite Iva, artigiani, commercianti e piccoli imprenditori». Sulla stessa lunghezza d'onda Gianfranco Librandi (Italia Viva): «La pubblicazione odierna in Gazzetta Ufficiale del rinvio dal 30 giugno al 20 luglio delle scadenze fiscali Irpef, Ires e Iva è una piccola boccata d'ossigeno- Chiediamo a gran voce al governo di correggere subito questo errore: noi proponiamo un rinvio al 30 novembre, se il governo dispone 30 settembre lo accettiamo, ma la data del 20 luglio è semplicemente inaccettabile».
Source: Corriere.it
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