воскресенье, 1 марта 2020 г.

Simone e Filippo Inzaghi: due fratelli soli al comando con Lazio e Benevento (sognando il derby di famiglia)

C'è solo un allenatore che corre più di Inzaghi: Inzaghi. Simone sta facendo un miracolo: la sua Lazio ha conquistato 62 punti in 26 partite, ha strappato il primo posto alla Juve (che però ha una partita in meno), è la straordinaria sorpresa della serie A. Ma Filippo ha fatto perfino meglio: le gare sono le stesse (26), ma i punti che ha conquistato il Benevento sono 63 e per la serie B si tratta di un percorso incredibile, addirittura superiore rispetto a quello della Juve post-Calciopoli di cui facevano parte Buffon e Del Piero, Trezeguet e Camoranesi.

Un tempo erano centravanti: Simone forse più tecnico, Filippo sicuramente più goleador. Adesso sono allenatori e quanto sta accadendo è realmente incredibile: comandano le classifiche dei nostri principali campionati, volando entrambi oltre ogni aspettativa. Mai successo. La Lazio segna di più (60 gol a 48), il Benevento subisce di meno (14 gol a 23). Ma, soprattutto, non perdono mai. In 52 partite complessive, sono caduti appena tre volte: due il tecnico biancoceleste, contro Spal e Inter; uno quello giallorosso, un pesantissimo 4-0 con il Pescara (del resto meglio perdere una volta 4-0 che quattro volte 1-0, no?). Proprio quella contro gli abruzzesi è stata l'ultima sconfitta incassata dalla famiglia Inzaghi nella stagione: era il 26 ottobre. Da allora i campani hanno vinto 14 volte e pareggiato in 3 circostanze, mentre i romani nelle ultime 21 gare hanno ottenuto 17 successi e 4 pareggi.

Filippo e Simone si vogliono un bene dell'anima e non è affatto scontato (altrimenti perché diremmo «fratelli coltelli»?). L'allenatore della Lazio ripete appena può: «Pippo è uno dei più grandi attaccanti nella storia del calcio». Il tecnico del Benevento dice in continuazione: «Mone è un esempio per tutti coloro che fanno questo mestiere a livello internazionale». Si chiamano ancora così, Pippo e Mone, come quando erano bambini, anche se uno ha ormai lasciato da un po' i quaranta e l'altro corre verso i cinquanta. Eppure ieri sera si sono sentiti al telefono, e uno si è confidato con l'altro e viceversa, e tutti e due non stavano nella pelle dalla felicità: Inzaghi junior perché la Lazio era volata in testa alla classifica battendo il Bologna e scavalcando la Juve; Inzaghi senior perché aveva rimontato e ribaltato lo Spezia il quale aveva avuto l'ardire di andare in vantaggio a Benevento. I fratelli Inzaghi si sono dati un nuovo appuntamento in serie A. Tra qualche mese. Filippo avrà raggiunto sicuramente Simone, che potrebbe avere lo scudetto cucito sulla giacca. Sarà una festa, e saranno entrambi felici. L'uno per l'altro.

1 marzo 2020 (modifica il 1 marzo 2020 | 08:46)

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