MILANO — Fca sceglie Milano e il palazzo della Triennale per la prima mondiale della 500 elettrica. Una location inusuale decisa in pochi giorni per un evento che avrebbe dovuto svolgersi al Salone di Ginevra, poi annullato per l'epidemia di coronavirus. Il sindaco del capoluogo, Giuseppe Sala, ha raccontato come si è arrivati a questa scelta: "Mi ha chiamato l'amministratore delegato di Fca proponendomi questo lancio anche come contributo alla ripresa della città. Gli ho risposto di sì, gli ho steso i tappeti rossi. Milano riparte". Un aiuto a una città fino a ieri al centro dell'economia italiana e oggi bloccata dagli effetti dell'epidemia. Racconta così il responsabile del brand Fiat a livello mondiale e del marketing di Fca, Olivier Francois: «Quando hanno cancellato Ginevra credo che chiunque avrebbe mollato il colpo. Io 3 o 4 giorni fa ero in America, tranquillamente, a preparare il Salone e da lì ho visto Milano rialzare la testa tramite quel bellissimo video. E così è nata un’idea folle cioè fare Ginevra a Milano. Questa cosa è nata solo due giorni fa nell’ufficio del sindaco Beppe Sala. E abbiamo messo in piedi questo incontro alla Triennale. Siamo qui per dare un segno di positività, perchè Milano ne ha bisogno».Fiat 500 elettrica
Cinque versioni della nuova 500 elettrica sono state schierate davanti al palazzo della Triennale.»È questa la sfida raccolta dalla Nuova 500, la prima full electric italiana. Non il lancio di una nuova Fiat ma della 500, l’auto del prossimo decennio.Una novità epocale, per un futuro migliore non solo perché punta sulla nuova mobilità elettrica. Cinquant’anni dopo la produzione torna in Italia, a Torino, dove è stato fatto un investimento enorme. La Fiat 500 elettrica è pronta per essere venduta anche negli Usa, non lo escludiamo. Se c’è domanda, soprattuto in California, siamo pronti a offrirla. In un primo momento, però,sarà venduta in Brasile, già dall’anno prossimo. La produzione della nuova 500 partirà a giugno quindi, in ogni caso, i numeri disponibili nel 2020 saranno limitati».
Olivier Francois chiede un aiuto concreto alle istituzioni: «Serve aiuto sulle infrastrutture e anche sugli incentivi. Non si può investire pesantemente sull’elettrico, come abbiamo fatto noi, e vivere in un Paese che non sia all’altezza della mobilità elettrica. Mi aspetto risposte dal governo e dai comuni — aggiunge — C’è un impegno di Milano sulla elettrificazione, la stessa cosa su Torino. Ginevra si è fermata e per noi è stato un colpo, perché per noi quest’auto è fondamentale. Ci è venuto in mente che Milano non si ferma, l’Italia non si ferma — aggiunge — Anche Fiat non si ferma, Fiat riparte e lo fa da un’auto totalmente nuova».
Prestigioso il testimonial scelto per la 500 elettrica: «Abbiamo poi come endorser Leonardo Di Caprio, è come avere il Papa al battesimo di tuo figlio, non è solo un attore, è un militante, uno tra gli attivisti ecologici primi al mondo».
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