суббота, 7 марта 2020 г.

Scuole chiuse, tutte le istruzioni del ministero: dalle riunioni alle Olimpiadi

La chiusura delle scuole (disposta dal governo fino al 15 marzo, per contenere la diffusione del virus Covid-19), in Italia, si riflette negativamente sull'organizzazione familiare di 5 milioni 139.000 lavoratori (dipendenti e autonomi): a tanto, stima la Fondazione studi dei consulenti del lavoro, ammonta la quota di connazionali che dovranno conciliare l'attività occupazionale con la cura dei congiunti, soprattutto dei figli minori. E, di questi, 2 milioni 697.000 sono donne (su cui la gestione familiare `pesa´ di più) e 2 milioni 442.000 uomini. Ma con le scuole chiuse, cosa c'è da aspettarsi per i propri figli? La validità dell'anno scolastico, le attività di apprendimento a distanza, le prove Invalsi e le Olimpiadi e gare degli studenti, sono alcuni dei temi su cui una nota pubblicata sul sito del ministero dell'Istruzione orienta le istituzioni scolastiche su come comportarsi nelle prossime settimane. La nota per le scuole contiene la sintesi delle misure prese nel campo dell'istruzione per la gestione dell'emergenza coronavirus e le relative indicazioni operative. Dal lavoro agile, alle riunioni degli organi collegiali, la circolare illustra le disposizioni del governo e fornisce chiarimenti per dirigenti e personale. Il testo si apre con un ringraziamento a «tutti coloro che stanno andando oltre ogni obbligo e ogni dovere, svolgendo il loro servizio al Paese con dedizione, spirito di iniziativa, competenza».

Ma a scuola c'è qualcuno?

Nelle zone rosse, le scuole sono state chiuse, nel resto d'Italia l'attività didattica sospesa. Una sottile differenza che comporta però una conseguenza molto importante per chi ci lavora: perché nelle zone non rosse le scuole restano aperte, e impiegati, collaboratori scolastici e dirigenti devono restare al lavoro. Come regolarsi? Il Miur precisa che deve essere il preside «ad adottare le misure più idonee in relazione alle specifiche caratteristiche della struttura e alla necessità di contemperare tutela della salute con le esigenze di funzionamento del servizio». Rimane salva la possibilità da parte dei dirigenti a capo degli uffici scolastici regionali di «autorizzare modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa».

Scuole chiuse, come funziona la didattica a distanza: «Non confonderla con i compiti a casa» I casi
Lezioni vere e piattaforme gratis
I collegi e la formazione si tengono, sì o no?

La differenza di sopra si applica anche agli organi collegiali: nelle zone rosse sono annullate tutte le riunioni, dal consiglio di classe al consiglio docenti, fino alle riunioni degli studenti, mentre nelle altre zone, cosiddette gialle, possono essere adottate tre modalità. Ovvero: possono tenersi comunque, ma il Miur invita a evitare convocazioni non improcrastinabili e ad attenersi, nel caso, alle regole sulla distanza tra le persone; possono essere rinviati; possono tenersi in modalità a distanza, online. La stessa cosa vale per la formazione dei docenti.

A scuola trovo qualcuno?

Molti genitori si chiedono se possono andare a scuola poter svolgere pratiche burocratiche o chiedere certificati. La risposta è sì, l'accesso alle persone non è impedito agli uffici amministrativi, ma sempre tenendo conto delle regole di precauzione sulla distanza tra le persone e l'areazione dei locali.

Coronavirus e scuole chiuse. Pescate un libro! 40 consigli dei giornalisti del Corriere
Un libro è per sempre
Come si fa la didattica a distanza?

La didattica a distanza rappresenta uno dei punti chiave di questa fase emergenziale. Il Miur segnala la sezione dedicata, ricordando che sono tre i modi per adeguarsi: ricorrere al tutoring attraverso il gemellaggio con scuole già esperte di didattica a distanza e che intendano mettersi a disposizione per socializzare le pratiche di utilizzo di ambienti di apprendimento virtuali; usare le piattaforme di fruizione di contenuti didattici, offerte a titolo gratuito; usare materiali multimediali offerti da soggetti qualificati. Per quanto riguarda i dispositivi, il Miur ha lanciato una call per avere computer o iPad gratuitamente da mettere a disposizione delle scuole. Una raccomandazione specifica viene fatta per tutelare i soggetti immunodepressi: per loro l'apprendimento a distanza è l'unica formula possibile in questo periodo e vanno tutelati in maniera particolare.

Vita ai tempi del coronavirus: «Sei nipoti in casa, per noi nonni è una bella corvée»
Lo studente: «Mi manca fare tante cose»
Gite, gare, visite: cosa si può fare

Anche l'orientamento, tanto importante per i ragazzi che stanno decidendo cosa fare dopo le medie o le superiori, si interrompe. Stessa cosa per le gite di istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate, i campionati studenteschi, le Olimpiadi e le gare per studenti, le premiazioni e i concorsi. Tutto interrotto fino al 3 aprile 2020. Le prove Invalsi sono solo rimandate, ma non si sa a quando: «Già comunicata la disponibilità di riprogrammare le date, di concerto con le scuole, diramando nuove comunicazioni operative».

L'anno scolastico sarà valido?

L'anno avrà valore anche se si faranno molti giorni in meno. Considerata l’emergenza, il ministero ha deciso di derogare «al complesso dei 200 giorni di lezione di cui all'articolo 74 del Testo Unico e, di conseguenza, ai termini necessari alla validità dei periodi di formazione e prova del personale scolastico, come disposti ai sensi della normativa vigente»

7 marzo 2020 (modifica il 7 marzo 2020 | 10:47)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi articoli in italiano. Corriere.it

Комментариев нет:

Отправить комментарий