среда, 4 марта 2020 г.

Legge Ue sul clima: zero emissioni obbligatorie al 2050. Greta: una resa, servano interventi dal 2020

La Commissione europea ha presentato la sua proposta ai governi e all'Europarlamento di una Legge europea per il clima con l'obiettivo di eliminare le emissioni inquinanti di CO2 entro il 2050, aprendo alle sollecitazioni degli ambientalisti di un'accelerazione concreta almeno entro il 2030. Il segnale politico è arrivato già ricevendo alla riunione settimanale dei commissari Ue, che ha approvato il testo, l'attivista svedese Greta Thunberg, ormai simbolo globale della lotta ai cambiamenti climatici. Greta, arrivando a Bruxelles, aveva preventivamente definito «una resa» l'obiettivo distante trent'anni ed esortato a interventi urgenti contro i cambiamenti climatici «dal 2020».

Monitoraggi

La proposta di Legge sul clima ha così incluso un complesso di monitoraggi e valutazioni sui miglioramenti europei e nazionali nella riduzione di emissioni inquinanti (conseguiti e necessari), in modo da poter attuare «aggiustamenti» nella prospettiva un po' meno futuristica del 2030.Una prima revisione potrebbe già avvenire, se ritenuta necessaria, già dal giugno 2021. I monitoraggi successivi sono scadenzati al settembre 2023 e poi ogni cinque anni. Italia, Francia, Spagna, Austria, Olanda, Danimarca e Svezia sono stati tra i Paesi membri che hanno sollecitato una accelerazione (con indicazione di parametri concreti) dopo l'annuncio iniziale della strategia della Commissione europea sul «Green deal» per il 2050.

Consultazione pubblica

La Commissione europea ha proposto anche l'apertura di un dibattito per arrivare a un «Patto sul clima» con tutte le parti interessate e in particolare con gli imprenditori, che devono rendere meno inquinanti le loro attività produttive. La presidente dell'istituzione di Bruxelles, la tedesca Ursula von der Leyen, ritiene che la proposta di legge sul clima «offre prevedibilità e trasparenza per le industrie e gli investitori» e «garantisce che la transizione sarà graduale e giusta». I commissari Ue propongono poi un rafforzamento del loro potere di proporre sanzioni per gli Stati membri non in regola con il rispetto degli impegni anti-inquinamento.

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