суббота, 7 марта 2020 г.

La statua di Alessandro Magnofa diventare ricco un giardiniere

All'interno di un vasto terreno che ospita una villa del XVI secolo un giardiniere è impegnato a trasformare il parco secondo i voleri del nuovo proprietario. La tenuta di campagna si trova a Sutton Place, nella contea inglese del Surrey, dove le strade non hanno altra illuminazione che quelle delle automobili. I fatti risalgono a circa 40 anni fa. Il giardiniere, bucando di qua e di la, estrae dalla terra una scultura di 15 pollici. La mostra a Stanley J. Singer, il nuovo proprietario della tenuta che nel 1980 l'aveva acquistata dalla famiglia del miliardario americano Jean Paul Getty, morto quattro anni prima. «Tienila pure», gli dice Singer. Trentasei anni dopo quella statuina viene battuta all'asta per circa 450 mila euro. Il giardiniere ormai in pensione è raggiante. Incassa la somma incredulo. Perché fino all'ultimo ignorava di avere tra le mani la scultura di un busto di Alessandro Magno di oltre duemila anni fa.

Senza nome

Gli esperti non sono stati in grado di dire per quanto tempo il busto sia rimasto sepolto nel parco di Sutton Place, vicino a Guildford. Sophie Harral, della casa d'aste Adam Partridge, che ha divulgato la vicenda, ha dichiarato: «Il nostro cliente e venditore stava sistemando la sua casa di Londra. Così ha raccolto e messo insieme una serie di articoli che ci ha consegnato. Tra questi c'era pure il busto». Continua: «Inizialmente l'abbiamo catalogato come pezzo risalente al diciottesimo-diciannovesimo secolo. Solo in un secondo momento ci siamo resi conto che la scultura poteva risalire ad un tempo molto più lontano: l'oggetto è stato esposto online e ha suscitato un forte interesse nei rivenditori di antichità. Non sapevamo cosa aspettarci». Neanche il misterioso giardiniere che per ora non ha voluto svelare la sua identità. Il giardiniere senza nome fece la scoperta mentre stava trasformando i giardini di Sutton Place nel 1984. Come detto, stava lavorando per Stanley Seeger, erede americano di una facoltosa famiglia che aveva fatto i soldi con il legname e che aveva iniziato a collezionare oggetti d'arte mentre studiava alla Princeton University. All'inizio degli anni Ottanta aveva commissionato ad un architetto paesaggistico la ridefinizione del parco e dei giardini della tenuta. Seeger aveva acquistato il tentacolare maniero del XVI secolo dal figlio del signor Getty. Nonostante fosse un collezionista esperto e insegnasse «studi ellenici» alla Princeton University, non diede molta importanza al busto ritrovato. Così disse al giardiniere che avrebbe potuto tenerlo. Per molti anni il nuovo proprietario ha esposto la scultura nel suo appartamento a Londra fino a quando si è deciso a chiuderlo in una scatola contenete altri oggetti e l'ha portata in una casa d'asta.

Ercole

I banditori di Adam Partridge inizialmente pensarono si trattasse di un busto del dio Ercole. Diedero un'impronta neo classica al lavoro e stimarono che fosse stato creato tra il XVIII e il XIX secolo, in epoca romantica. Il valore iniziale del busto fu fissato in circa 1.150 euro. Quando l'oggetto fu visionato da esperti di antichità la casa d'asta fu bersagliata di telefonate. Il busto di Ercole, si sarebbe stabilito, in realtà era la raffigurazione di un giovane Alessandro Magno che indossa un cappuccio di leone che era di Ercole. La villa appartenuta a Jean Paul Getty e a Seeger, costruita intorno al 1525 e visitata dal re Enrico VIII, è di una certa importanza per la storia dell'arte. Mostra le prime tracce di design rinascimentale italiano sul suolo inglese. Non si sa quando la scultura ritrovata dal giardiniere sia stata sepolta in quei giardini. Jean Paul Getty non l'avrebbe lasciata lì se solo avesse sospettato della sua esistenza. Era un pignolo collezionista di arte e antichità. Sophie Harral, di Adam Partridge, ha ribadito: «La statuetta di 15 pollici era un regalo di Stanley Seeger. Il nostro cliente ce l'aveva dal 1984. Non aveva nessuna idea di quanto valesse. Sarebbe stato già contento di venderla a 1.150 euro. Figuriamoci ora». Che di euro ne ha incassati circa 30 mila: a pollice.

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6 marzo 2020 (modifica il 6 marzo 2020 | 21:49)

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