Una vecchia foto in bianco e nero. In questi giorni circola parecchio sui social ed emoziona molto. Mostra Alberto Sordi davanti a un microfono, dietro di lui compaiono Stanlio e Ollio, i due celeberrimi comici, il primo britannico e il secondo statunitense. È l'unico «clic» che ritrae assieme i tre immensi attori e a ritrovarlo è stato Alberto Anile, storico del cinema e critico, nel corso di una ricerca durata un paio d'anni tra le carte dell'archivio personale di Sordi depositate alla Cineteca Nazionale. Dal loro studio è emerso che quella foto — messa in rete dall'Ansa — venne scattata la sera del 25 giugno 1950 a Roma, a Villa Aldobrandini, sul colle del Quirinale, durante una tournée europea di Stan Laurel e Oliver Hardy oramai a fine della carriera. Un viaggio iniziato in Costa Azzurra e terminato in Italia — all'arrivo alla stazione Termini Stanlio e Ollio furono accolti da una folla impressionante — finalizzato al lancio di quello che sarebbe stato il loro ultimo lungometraggio, «Atollo K».
Tra gli appuntamenti nella Capitale, anche quello di cui Anile racconta nel suo libro appena pubblicato, «Alberto Sordi», edito da Fondazione Centro Sperimentale/Edizioni Sabinae in cui la foto è ora riprodotta insieme ad altre 99 immagini inedite o poco note. Uno sketch memorabile davanti a una «platea con forse tremila persone — è la ricostruzione dello storico — tra cui famiglie con bambini, tantissimi, entrati gratis. Sul palcoscenico Stanlio e Ollio improvvisano le loro gag, leggeri passi di danza, smorfie e mimica unica. Dietro, nascosti da un telo, Alberto Sordi e Mauro Zambuto danno le voci ai due comici proprio come facevano nei film». I due italiani erano infatti i doppiatori ufficiali di Laurel e Hardy. Veri e propri alter ego, «apprezzati assai da Stanlio e Ollio. Sordi stava avviandosi a diventare una star mentre Zambuto pochi anni dopo avrebbe lasciato lo spettacolo per trasferirsi negli Usa, insegnando computer science all'università». Ma la foto? «Chi la scattò la diede ad una rivista che non c'è più. Sordi la ritagliò — dice Anile, non nuovo a questi ritrovamenti, tra cui una copia del film Guardie e ladri depositata prima della revisione censoria e con dialoghi differenti da quelli poi ascoltati al cinema — conservandola nel suo immenso archivio che aggiornava con scrupolo, catalogando tutto in album divisi per anni e film. Lo ripeteva spesso: "Voglio conservare tutte le mie cose"».
(Sordi e Zambuto restarono con Stanlio e Ollio diverse ore. Anile racconta che l'entusiasmo era «incredibile: i bambini sapevano bene chi fossero Laurel e Hardy. A fine spettacolo dovette addirittura intervenire la polizia per calmare la ressa che circondava il duo comico». Sordi poi se ne andò con la sua auto. In serata, raccontano le cronache di quel giorno, l'attore romano investì una donna sul lungotevere che fortunatamente se la cavò con pochi giorni di prognosi)
6 marzo 2020 (modifica il 6 marzo 2020 | 22:44)
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