воскресенье, 1 марта 2020 г.

Juventus-Inter, ecco perché senza le porte chiuse il campionato rischia il collasso

Il calcio sottosopra e vicino al collasso. Le cinque partite della ventiseiesima giornata, inizialmente programmate a porte chiuse, sono state rinviate al 13 maggio dopo una notte di riflessioni e patimenti, di pressioni e polemiche, di interessi personali che superano quelli collettivi. Il calcio, nel pieno dell'emergenza coronavirus, va in tilt. Su un punto tutti o quasi sono d'accordo, la Federazione e la Lega, soprattutto il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora: giocare Juventus-Inter senza i tifosi sarebbe stato un danno di immagine per il Paese.

Andrea Agnelli ha vinto la sua battaglia. Per giorni ha spinto affinché la partita più attesa dell'anno non si giocasse in un'atmosfera innaturale e alla fine ha avuto ragione. Così ha salvato l'incasso, di oltre 5 milioni, ed evitato alla squadra di Sarri una sfida cruciale in un momento di difficoltà. La società bianconera fa sapere che invece si è rimessa alle decisioni degli organi competenti. Anche il Milan ha fatto pressioni per rinviare l'appuntamento con il Genoa. Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli, ha inviato una diffida alla Lega minacciando di non aprire le porte della Dacia Arena per Udinese-Fiorentina. Viola furiosi, come il Genoa. E soprattutto l'Inter, che si ritrova a dover gestire un finale di stagione senza respiro. Ma si è arrabbiato moltissimo anche Lotito, grande elettore di Dal Pino, che non voleva questo ribaltone.

Il rinvio del derby d'Italia ha costretto la Lega a rimodellare il calendario, riposizionando le 5 gare in questione (anche Sassuolo-Brescia e Parma-Spal) il 13 maggio, giorno della finale di Coppa Italia, che invece slitta di una settimana e si giocherà a Milano perché il 20 l'Olimpico di Roma sarà requisito dall'Uefa per l'Europeo. Da ora si naviga a vista. Se l'Inter dovesse andare sia in finale di Coppa Italia sia di Europa League non avrebbe una data per recuperare l'appuntamento con la Samp. Un assurdo. Il campionato rischia di essere falsato. Oggi il nuovo decreto potrebbe costringere la Lega a valutazioni scomode sulla prossima giornata: sono a rischio di porte chiuse, Atalanta-Lazio, Spal-Cagliari, Inter-Sassuolo, Verona-Napoli e Bologna-Juve. Come si comporterà la Confindustria del pallone? La Lega esce spaccata. E Marotta ha chiesto e ottenuto per oggi un consiglio di Lega informale in conference call.

Il caos è dentro e fuori. Samp-Verona di domani sera sarebbe a porte aperte ma Giovanni Toti, governatore della Liguria, potrebbe chiuderla nelle prossime ore. Anche le semifinali di Coppa Italia sono un tormento: mercoledì per Juventus-Milan lo Stadium dovrebbe essere aperto a tutti i tifosi tranne che a quelli provenienti da Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Il Milan non ha gradito. Giovedì Napoli-Inter per adesso è senza limitazioni, ma non ci sono certezze. Se non che il calcio rischia di scoppiare.

29 febbraio 2020 (modifica il 29 febbraio 2020 | 23:29)

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