суббота, 7 марта 2020 г.

Basket Nba: Golden State riabbraccia Curry, in campo dopo 58 partite

WASHINGTON — L’attesa è finita, dopo poco più di quattro mesi e 58 partite saltate Steph Curry è tornato sul parquet. Mancava dal 30 ottobre scorso, dalla frattura alla mano sinistra che gli ha danneggiato anche i nervi. Mancava soprattutto ai Golden State Warriors passati da essere una delle potenze del basket a stelle e strisce alla peggior squadra della Lega.Il ritorno di Steph Curry«He’s back», «Lui è tornato», urla lo speaker del Chase Center di San Francisco prima della partita contro i campioni in carica di Toronto e Steph è tornato con 23 punti, 7 rimbalzi e 7 assist in 27′ di gioco, sbaglia tanto (6/16 al tiro, con un 3/12 da tre), a dimostrazione che bisogna ancora ritrovare il ritmo dei tempi migliori, ma è comunque un ottimo inizio. Alla fine a vincere (121-113) saranno i Raptors che staccano in anticipo il biglietto per i playoff, ma poco importa nella sera in cui l’America riabbraccia il più vecchio degli Splash Brothers. La prima tripla va a segno a 7’40» dal riposo lungo, la seconda 4′ più tardi, ma basta la sua presenza per rivedere i Warriors (14-49) di un tempo, lontano ricordo di quelli sbiaditi degli ultimi mesi, tanto che i padroni di casa se la giocano alla pari contro la corazzata canadese. L’ultimo quarto si apre sull’89-88, Curry esce per gestire il minutaggio concordato a inizio gara con coach Kerr (non più di 28′). Torna a 3’51» dalla fine con i suoi sotto di 7 punti (109-102), ma si eclissa, chiuso dallo strapotere canadese. Lowry (26) e Powell (37 punti, massimo in carriera) rispondono colpo su colpo e consegnano ai Raptors il successo.
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