"Le misure prese sono necessarie, ma non è detto che siano sufficienti": lo ha affermato il Commissario all'emergenza Domenico Arcuri, in riferimento all'ultimo DPCM, in un'intervista rilasciata al "Il Fatto", in cui afferma di non comprendere le lamentele delle Regioni. "Non capisco perché, visto che hanno condiviso, approvato e implementato per mesi questo famoso sistema coi 21 parametri. Un sistema, peraltro, basato in larga parte su dati forniti dalle Regioni stesse e che ha due finalità: comprendere a che punto è l'epidemia nei vari territori e prevederne l'evoluzione". Arcuri ha bollato come "surreale falsità" l'accusa di aver fatto scelte dettate solo dal "colore" delle Regioni.
"Questi provvedimenti servono a raffreddare la curva dove è necessario, tentando di tutelare la salute senza mandare troppo in sofferenza il nostro sistema economico", "l'andamento attuale della curva (del contagio) dimostra che le misure prese sono necessarie, ma non è detto che siano sufficienti".
Sulla situazione in Italia, Arcuri ha parlato di una "curva dei contagi impetuosa e che continua e crescere. Lo vediamo anche grazie alla moltiplicazione delle attività di screening: siamo passati dai 26mila tamponi al giorno di marzo-aprile ai 234mila di oggi (ieri, ndr) e puntiamo -coi test antigenici- ad arrivare a 350mila al giorno".
Source: meteoweb.eu
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