Gran parte del mese di agosto è trascorso con prevalenza di anticicloni nordafricani i quali, oltre a portare temperature ardenti per diverse fasi, hanno, naturalmente, disincentivato l’instabilità su vaste aree del territorio. Vanno rilevate, comunque, diverse infiltrazioni perturbate atlantiche che, in più di qualche occasione in agosto e ancora in questa prima settimana di settembre, hanno comportato una rottura del dominio anticiclonico e anche forti fasi temporalesche che, però, hanno avuto un impatto abbastanza settoriale sul nostro territorio, accanendosi spesso sui medesimi settori e trascurando in maniera piuttosto persistente molti altri. Dai dati NOAA riferiti all'anomalia precipitazioni nell’ultimo mese, dal 7 agosto a oggi e riportati nell’immagine in evidenza, è ben chiaro come,soprattutto sulle aree orientali, localmente su quelle centro-meridionali appenniniche e sul medio e basso Adriatico, le precipitazioni nell’ultimo mese siano state sotto la media nell’ordine del 15/30 % in meno. E' altrettanto palese come, invece, sul medio alto Tirreno, sulle due Isole maggiori e generalmente al Nord, le precipitazioni siano state più o meno nella norma, aree colorate in bianco, ma anche oltre la norma, aree colorate in verde. In particolare sulle Alpi occidentali e soprattutto su quelle dell'alto Piemonte, dell' alta Lombardia e centro orientali in genere, l'eccesso di pioggia è stato intorno al 15/30 % in più, o persino localmente del 50 % in più sulle Alpi Carniche.
Le aree più penalizzate da una maggiore carenza di pioggia, malgrado qualche precipitazione temporanea, occasionalmente anche violenta, sono state essenzialmente quelle centro orientali dell’Emilia Romagna, localmente nord-orientali della Toscana, i settori marchigiani verso le coste, diffusamente quelli abruzzesi, del basso Lazio, la Campania, gran parte della Lucania, il Centro Nord della Puglia e il Centro Nord della Calabria. Su parte di queste medesime aree, specie sui settori Est marchigiani, abruzzesi, molisani e sulla Puglia, le simulazioni bariche a nostra disposizione, non prospettano un granché di cambiamento per i prossimi giorni, mostrandosi i centri vorticosi troppo decentrati su Ovest o Centro Ovest bacino e, quindi, poco influenti in termini di instabilità su queste aree. Possibile protrazione della fase siccitosa o comunque con scarse piogge, su queste aree, per altri 7/8 giorni almeno. Sui relativi settori appenninici, invece, tra Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Lucania, in particolare verso metà mese, dal 12 al 14/15 settembre, potrebbe esserci, dove più e dove meno, un certo recupero idrico, per via di una possibile attività temporalesca determinata da moderate influenze umide atlantiche.
Tutti i dettagli sull’evoluzione del tempo nel medio-lungo periodo, nei nostri quotidiani aggiornamenti.
L’articolo Meteo Italia, da oltre un mese pesante deficit idrico in gran parte del Paese: i DATI e le MAPPE della siccità sembra essere il primo su Meteo Web.
Source: meteoweb.eu
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