Danilo: "In Ducati si pensa sempre che l'erba del vicino sia migliore". Miller: "Speravo di averlo come compagno". Pirro: "Lorenzo ha voglia, ma tornare è dura"
Compagni uniti dalla stessa sorte. Danilo Petrucci ha iniziato il Mondiale sapendo già di non rientrare nei piani della Ducati futura, con Andrea Dovizioso anche lui adesso costretto a fare le valigie tra pochi mesi. "Capisco completamente le sue ragioni nel voler lasciare la Ducati, soprattutto dopo le parole che sono state dette ieri. Andrea ha fatto un gran lavoro in questi 8 anni, essere giudicati in due gare non mi sembra essere una grande idea. Me lo aspettavo. Conosco bene Andrea e la Ducati e quanto è successo non è niente di nuovo, era nell'aria. Era una decisione che doveva prendere, mi spiace che per ora Andrea non abbia un'altra opzione. Io sono finito in rampa di lancio già all'inizio di quest'anno, potevo solo dimostrare qualcosa con i risultati, ma questa stagione non me lo ha permesso. Dopo aver provato con lui e con me, adesso Ducati vorrà farlo con altri piloti, ma penso che Andrea e io abbiamo fatto un buon lavoro. Io fin dall'inizio non sono stato giudicato in grado di stare in questo team e credo che lo stesso valga per Andrea". Perché la Ducati non riesce mai a valorizzare i suoi piloti? "Io la mia idea me la sono fatta, purtroppo si pensa sempre che l'erba del vicino sia meglio. Io ho dato il massimo, non sono stato perfetto ma già dopo un anno sono stato sostituito. Forse la Ducati pensava di avere di avere un potenziale maggiore e per questo ha cambiato".
Miller triste
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Via Dovizioso e Petrucci, Jack Miller è il solo sicuro di avere nel 2021 una Ducati del team ufficiale: "È un peccato che Dovi non continui, speravo di averlo con me come compagno nel box. La sua è una decisione che rispetto al 100%, spero che abbia altre alternative. Magari non mi voleva come compagno… No, a parte gli scherzi, siamo buoni amici, sono andato a parlargli dopo avere saputo della sua decisione e mi spiace molto. Chi vorrei avere come mio compagno? Pecco (Bagnaia; n.d.r.), davvero, mi piacerebbe molto".
Pirro: "Jorge un rischio"
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Il terzo degli uomini in rosso in Austria è Michele Pirro, da anni uno dei punti di riferimento della Ducati e che a Zeltweg sostituisce Bagnaia con la GP20 colorata Pramac: "È una decisione che ha preso lui, ma è chiaro che anche la Ducati aveva valutato questa ipotesi. Questo è un anno particolare, Dovi avrà fatto un passo, la Ducati anche, ma alla fine non ci si è trovati. Mi spiace, ma alla fine devi guardare avanti e provare a cambiare la storia. Dovi in questi anni ha fatto la storia della Ducati, adesso bisogna provare a rifarla con un altro pilota. Miller è già sicuro, per come stanno andando le cose per me è più logico puntare sui giovani, hai più potenziale. Non è scritto che se prendi Lorenzo o Bagnaia o tieni Dovi vinci, ogni anno è tutto da scrivere e a parte Marquez non hai certezze. Non so se Jorge ha voglia di tornare, devi valutare mille aspetti, se non sei a posto, se non trovi il ritmo non è facile, qui non ti aspettano, in 3-4 decimi puoi essere o molto avanti o molto indietro. A Jorge è sempre rimasta la voglia di tornare per come è uscito di scena l'anno scorso. Ma da tornare a essere competitivo e vincente il passaggio non è scontato. Essere fuori un anno dalle corse può influire, non c'è una bacchetta magica che può far dire che batterà Marquez. Lo si può pensare, ma tra il dire e il fare…".
15 agosto 2020 (modifica il 15 agosto 2020 | 16:36)
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Source: Gazzetta.it
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