Gli smartphone non sono più in grado di tirare fuori novità epocali. La tecnologia è matura, almeno finché qualcuno non azzeccherà la formula giusta per i pieghevoli o il 5G farà salire servizi e app a un nuovo livello. Date queste premesse, il prezzo di listino è una variabile sempre più decisiva per decretare l'appetibilità o meno di un telefono nel 2020. I Pixel 4 di Google, così come tutti i precedenti Pixel, sparavano assai in alto con i listini. E considerato un marketing di Big G tutt'altro che aggressivo e una strategia commerciale pallida, i Pixel hanno preso poco campo nel mondo Android. E questo nonostante una qualità molto elevata, un'usabilità perfetta e di una fotocamera fra le migliori (se non la migliore in assoluto) del mercato. Nel 2019 era stato proprio il modello più economico, il Pixel 3a, a rivelarsi il modello più interessante del paniere Google. Dopo mesi di rumor e di rinvii, Google ora ha annunciato l'arrivo ufficiale del Pixel 4a, erede della fascia media.
Smartphone sempre più grandi
Basta usarlo per pochi minuti e dare un'occhiata al listino per anticipare il verdetto: questo Google Pixel 4a è lo smartphone "compatto" più interessante in circolazione, quello da comprare se non volete andare oltre i 400 euro di spesa e cercate un cellulare che stia bene in qualunque tasca.
Quello da scegliere se odiate la tendenza al gigantismo che ha travolto l'industria degli smartphone negli ultimi due anni. In questo 2020 è difficile, anzi quasi impossibile, trovare un modello, nella fascia media e premium ma anche in quella economica, che stia sotto i 15,5-16 cm di altezza e sotto i 180 grammi di peso. Molti modelli sono dei veri leviatani, con dimensioni che sfiorano i 17 centimetri e 200, anche 220 e oltre, grammi. Se consumate molti video apprezzerete gli schemi da 6,5-6,7-6,8 pollici di diagonale ma vi capiterà di maledire l'ingombro ogni volta che serviranno due mani per maneggiare il dispositivo, ogni volta che non entrerà in tasca, ogni volta che quei due-etti-e-oltre deformeranno la giacca in cui lo infilate.
Finalmente un compatto
Questo Pixel 4a è alto appena 144 mm: tra i telefoni "contemporanei" solo l'iPhone SE 2020 è più basso, ma a fronte di uno schermo assai meno generoso. Anche il peso del nuovo Googlephone è più che ok per chi vuole restare leggero: 143 grammi. Un risultato raggiunto grazie alla scocca in plastica (policarbonato), che però ha un trattamento sul retro che la rende, al tatto, molto simile a "feeling" dei Pixel 4.
Un bel display da 5,8 pollici
Esteticamente questo 4a non è davvero male, anche se è disponibile solo in un classico nero con il tasto Power colorato di verde. Il Pixel 3a aveva un display vecchio stile, con evidenti cornici, da 5,6 pollici. Il suo erede 4a porta la diagonale a 5,8 pollici, pur con un'altezza del dispositivo inferiore di quasi 1 centimetro, grazie al display Oled full screen, con foro decentrato per la camera anteriore, risoluzione Full HD+ (1080 x 2340, a 443 ppi) e formato allungato 19,5:9, con funzione Always On e con supporto all'HDR. Un ottimo schermo per questa fascia di prezzo.
Hardware
Rispetto ai Pixel 4 qualche compromesso va accettato. Guardando alla scheda tecnica il compromesso più evidente è sul processore: non è il super-prestante Qualcomm Snapdragon 865 e neppure l'ottimo 765 (o 765G), ci si deve accontentare dello Snapdragon 730. Ma come tutta la gamma Pixel insegna, qui l'accento è — come nel mondo Apple — sul dialogo proficuo tra hardware e software. Il software se lo fa in casa Google e non c'è un altro telefono (con l'eccezione forse di OnePlus) su cui Android, qui nella release 10 ma la 11 è dietro l'angolo, giri altrettanto bene. Tutto è fluido e piacevole, grazie anche alla cura grafica dell'interfaccia: nel corso del 2020 Google ha portato nuovi sfondi e nuovi temi, eleganti e piacevoli, per personalizzare i Pixel 4 e ci sono anche su questo 4a. In più ci sono anche alcuni sfondi che giocano in maniera ironica con il foro sul display (vedi immagine a lato).
6GB di Ram, 128 GB per i dati
Pixel 4a non lesina i Gigabyte: 6 per la Ram, 128 per i dati. L'invito di Google è poi quello di provare i suoi tanti servizi: c'è YouTube Premium per 3 mesi, Google One per 3 mesi e il nuovo Google Play Pass (centinaia di giochi e app in abbonamento, alla Apple Arcade o alla Netflix, per capirci) anch'esso per 3 mesi. Se i 128 GB non bastassero ci si può, come per tutti gli smartphone, appoggiare al cloud di Google Foto (ma non c'è incluso il caricamento in qualità originale degli scatti).
Batteria
Come su tutta la gamma Pixel la batteria non brilla per autonomia ed è l'unico punto realmente da tenere in considerazione sull'hardware. Le dimensioni compatte non consentono maxi-batterie e qui ci si ferma a 3.140 mAh. Sufficienti per arrivare a sera se non eccedete con le ore di schermo attivo (e soprattutto col gaming o con i video in streaming). Non farete molto di più. Ottima la presenza in confezione del caricatore rapido da 18W. A differenza dei Pixel 4 non c'è però, altro compromesso da accettare, né la ricarica wireless né l'impermeabilità. Niente sblocco con il volto, sostituito da un più tradizionale ed economico sblocco con l'impronta piazzato sul retro.
Non è 5G ma c'è il jack per le cuffie
Niente compatibiltà con il 5G, ma ad oggi non è un gran problema. Ci sono però Wi-fi AC e Bluetooth 5.1. Sulle reti Lte la velocità massima teorica è di 600 Mbps in download, la metà di quella dei processori Qualcomm più performanti (i già citati 765 e 865). Gli amanti delle cuffie a filo saranno felici di trovare qui il sempre meno diffuso foro per il jack audio. C'è un solo slot per la Sim ma è possibile usarlo in modalità dual sim attivando una eSim.
Fotocamera ottima
Abbiamo lasciato volutamente in fondo il pezzo forte di questo Pixel 4a e di tutta la gamma Pixel: la fotocamera. Che qui è proprio "la" fotocamera visto che sul retro non c'è spazio per le configurazioni a 2-3-4 e oltre sensori che l'industria ha adottato, spesso per ragioni di marketing più che per migliorare gli scatti degli utenti. Eppure Google dimostra che, quando si usa al meglio la "magia" della fotografia computazionale, non servono tanti occhi elettronici né millantate risoluzioni super da 48, 64 o 108 Megapixel per avere ottime foto. Qui c'è un classico grandangolo da smartphone da 12,2 Megapixel, con tecnologia Dual Pixel, stabilizzazione ottica ed elettronica delle immagini, apertura ƒ/1,7. Ci sono le funzionalità che Google ha affinato negli anni: HDR+ in tempo reale, controlli per doppia esposizione, modalità Foto notturna con Astrofotografia per fotografare (funziona!) le stelle. E soprattutto la magia della modalità Ritratto, la più convincente tra tutti gli smartphone, compresi quelli che costano 3-4 volte tanto, e lo Zoom digitale che, grazie agli algoritmi Google, almeno fino a 2X è convincente quanto quelli ottici. Certo, l'assenza di uno zoom ottico più spinto e di un ultra-grandangolo, toglie versatilità agli scatti rispetto ad altre soluzioni, ma se cercate qualità delle foto in uno smartphone compatto siete nel posto giusto.
Aggiornamenti garantiti
L'altro punto di forza dei Pixel? È l'essere dei Googlephone. C'è un'integrazione totale con l'Assistente Google, ci sono chicche come l'app Recorder che traduce in testo scritto le registrazioni audio (una manna per i giornalisti, ma per ora va solo in inglese, così come Live Caption che sottotitola in tempo reale video, audio e chiamate vocali/video). Una novità che arriva con il lancio di Pixel 4a — disponibile anche sui telefoni Pixel 2, 3, 3a e 4 — Live Caption ora è in grado di sottotitolare automaticamente le chiamate vocali e video.), c'è un ecosistema che inizia a popolarsi con accessori come le ottime Pixel Buds (qui la nostra recensione). Sopratutto c'è la garanzia di avere sempre tutti gli ultimi aggiornamenti di sicurezza, installati in maniera automatica, e 3 anni di update per il sistema Android.
È da comprare?
Abbiamo lasciato, volutamente, in fondo il prezzo: 389 euro non fanno di questo Pixel 4a uno smartphone economico ma in un mercato con prezzi impazziti, dove la fascia Premium parte da 8-900 euro e si spacciano per "fascia media" prodotti (imperfetti) a 5-6-700 euro, è un listino decisamente interessante, pur con tutti i compromessi hardware di cui abbiamo detto. Ma qui, ribadiamo, è l'intreccio hardware-software a rendere unica la gamma Pixel: e se cercate uno smartphone che funzioni molto bene, che faccia ottime foto e che soprattutto stia in qualunque tasca questo Pixel 4a diventa una scelta da fare quasi a occhi chiusi. Di fatto gli smartphone compatti in questo 2020 sul mercato Android sono spariti. L'unica alternativa porta la mela sul retro ed è l'iPhone SE (la recensione). Il problema di questo Pixel 4a? Che dopo essersi fatto attendere per mesi, oggi viene annunciato ufficialmente ma sarà in consegna solo dal 1 ottobre, con pre-ordini dal 10 settembre. Un'attesa forse un po' troppo lunga.
3 agosto 2020 (modifica il 3 agosto 2020 | 17:11)
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Source: Corriere.it
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