Insetti di stagione
12 luglio 2020 — 17:22
Primavera ed estate sono i periodi in cui è più facile incontrare durante una passeggiata nel verde questi parassiti che si annidano nell'erba (anche del giardino di casa). Possono trasmettere infezioni come la Malattia di Lyme e persino encefaliti
di Elena Meli
S i appostano su fili d'erba, foglie, cespugli e quando passiamo lì accanto ci cadono addosso, silenziosamente, per poi trafiggerci la pelle senza farci male: le zecche, parassiti che per vivere e riprodursi hanno bisogno di succhiare il sangue di una preda, sono piccoli artropodi (parenti stretti dei ragni quindi). Delle zecche non ci accorgiamo, ma il vero problema è che non siamo consapevoli di quanto possano essere pericolose per la nostra salute: di per sé infatti il loro morso non sarebbe un gran danno, ma sono il veicolo di germi responsabili di non poche malattie. Un aumento degli attacchi delle zecche potrebbe essere una delle conseguenze inattese della pandemia di Covid-19, come ha spiegato Tom Mather, entomologo dell'università del Rhode Island che gestisce TickSpotter, un servizio per cui negli Stati Uniti i cittadini, inviando una foto della zecca sospetta, ricevono informazioni sui rischi di malattia e soprattutto indicazioni per togliere il parassita e monitorare i campanelli d'allarme nelle settimane successive, per accorgersi subito se qualcosa non va. Le richieste di aiuto arrivate da marzo in poi sono quadruplicate, stando ai dati raccolti da Mather. Secondo il ricercatore durante la quarantena chi ha potuto ha cercato sollievo all'isolamento nelle passeggiate nei boschi o nel giardinaggio; poi, appena è stato possibile uscire, anche gli abitanti delle città hanno cercato il contatto con la natura. Il risultato è stato un'impennata dei morsi di zecche, almeno al di là dell'oceano, dove però c'è molta più consapevolezza del problema rispetto all'Italia: là per esempio i genitori sono più preoccupati dell'eventualità che i loro figli incontrino una zecca piuttosto che una zanzara, stando a un'indagine pubblicata a metà giugno dal National Poll on Children's Health dell'università del Michigan, così di ritorno da una passeggiata o un pomeriggio al parco controllano accuratamente la pelle del bambino alla ricerca di eventuali parassiti.
12 luglio 2020 | 17:22
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Source: Corriere.it
Комментариев нет:
Отправить комментарий