Dopo l'attacco notturno al cantiere dell'alta velocità, con 22 attivisti No Tav denunciati dalla Digos, nel pomeriggio si è scatenata una guerriglia nei boschi tra Giaglione e Chiomonte. In concomitanza con la seconda giornata del campeggio No Tav di Venaus circa trecento manifestanti, con il volto coperto, hanno dato l'assalto alla recinzione del cantiere dopo aver percorso il sentiero gallo-romano bersagliando le forze dell'ordine con pietre e razzi.
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L?assalto di 300 No Tav al cantiere: pomeriggio di guerriglia in Val Susa
Tensione
La polizia ha risposto con il lancio di lacrimogeni, ma non è bastato a evitare il tentativo di tagliare le reti, ma il cancello ha retto e il contatto con gli agenti è stato evitato. Un'ora dopo si sono registrati altri attacchi che questa volta si sono concentrati nell'area vicino al viadotto autostradale e nella cosiddetta zona delle "antenne".
Un agente ferito
Complessivamente sono state lanciate un centinaio di bombe carte e un agente è rimasto leggermente ferito. La Digos sta procedendo ad identificare altri manifestanti che verranno denunciati.
18 luglio 2020 | 18:41
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Source: Corriere.it
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