Se Omega Race, Sword Of Fargoal e Pirate Cove Adventure sono parole che suscitano bei ricordi, è tempo di mettere da parte la nostalgia. Il Vic-20 sta tornando. Il personal computer nato nel 1980 che fece da apripista al Commodore 64 e seguì il popolarissimo Pet riapparirà a breve sul mercato con il nome TheVic20. L’aspetto è proprio quello del passato, con il sistema racchiuso in una tastiera color sabbia che riflette le dimensioni dell’originale, con i tasti neri e marroni che funzionano davvero. Non mancano però delle novità.
C'è anche il Basic
Prima di tutto ora abbiamo a disposizione tre modalità di avvio. TheVic20 può caricare il Vic-20 Basic originale, il C64 Basic del Commodore 64 o Games Carousel, un’interfaccia molto user friendly che consente di accedere a 64 giochi precaricati. Tra i titoli ci sono perle originali come Arcadia e Laser Zone del Vic-20 e California Games, Paradroid e Boulder Dash del Commodore 64 ma anche nuove uscite pensate per questi vecchi sistemi. Basta citare Metagalactic Llamas, Subspace Striker, Planet of Death, Mega Vault e l’acclamato sparatutto Galencia. Segno dei tempi, ecco l’Hdmi per il collegamento al televisore e quattro prese Usb multifunzione. Permettono di collegare controller e joystick (uno di stampo classico è incluso nella confezione) ma anche di aggiornare il sistema e caricare altri titoli, magari quelli multidisco che ci facevano impazzire quarant’anni fa.
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La carica del retrogaming
Previsto per il 23 ottobre 2020, il TheVic20 è già preordinabile a 110 sterline, circa 121 euro, e prosegue quel ritorno del retrogaming che da qualche anno vede protagoniste anche le grandi aziende. Finora infatti sono apparse sul mercato nuove versioni del Nintendo e Super Nintendo ad opera dei papà di Super Mario, la prima PlayStation nata direttamente da Sony, il Commodore 64 ad opera degli ideatori del nuovo Vic-20 e il Vcs della nuova Atari. E questo giusto per citarne alcuni perché si potrebbe continuare con le rinate console di Sega e quelle multipiattaforma che leggono anche le vecchie cartucce. E la nostalgia dovrebbe essere sedata ancora per un po’.
2 luglio 2020 (modifica il 3 luglio 2020 | 11:27)
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Source: Corriere.it
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