La Corte dei Conti dà il via libera alla contabilità della Regione Lazio con alcune riserve, sotto il profilo dei contenziosi accantonati e del Trattamento di fine servizio, le liquidazioni del personale. Non ci sono grandi scostamenti dai risultati del 2018, il trend si conferma positivo.Uno degli aspetti critici è quello dei residui passivi vale a dire i crediti non ancora rimborsati dallo Stato o dagli enti locali. Fra questi un credito di 5,5 milioni di euro della Regione nei confronti dello Stato.
«Incerta — dice il procuratore regionale Andrea Lupi- un'ulteriore massa di crediti vetusti per un ammontare di complessivi 14 milioni di euro». Inadeguato il fondo contenziosi.Quaranta milioni stanziati a fronte di un valore del contenzioso attorno ai 3,8 miliardi di euro. Si conferma elevato il debito regionale che a detta della Corte andrebbe rinegoziato. Forti le perplessità che derivano dalle spese in tema di personale e della spesa per la dirigenza regionale a tempo determinato. Positiva la valutazione generale della sanità regionale anche durante la gestione della emergenza Covid.Con l'invito a prestare attenzione al fatto che «l'ammontare delle somme destinate agli investimenti sanitari" risulta del tutto "residuale"».
Secondo Nicola Zingaretti, presente alla cerimonia, il dato più importante è l'uscita della sanità del Lazio dal commissariamento. «Utile per i cittadini del Lazio il confronto con la Corte dei Conti. Il sistema sanitario del Lazio ha retto alla emergenza Covid. L'Italia nell'immediato sarà investita da massicci investimenti. Servirà più amministrazione di qualità e più giustizia contabile». Saluta e ringrazia la Corte dei Conti anche la sindaca Virginia Raggi invitata a intervenire malgrado il protocollo non lo avesse previsto in origine: «Garantire obiettivi di efficienza alla città nel rispetto della trasparenza dei bilanci».
31 luglio 2020 | 13:50
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Source: Corriere.it
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