Da anni ormai i governi chiedono alle casse di previdenza privata di investire sulle grandi opere di infrastrutture. ecco perché non sorprendono le parole di Alberto Oliveti, presidente dell'associazione degli enti di previdenza privata, che confessa ampia disponibilità a investire in Autostrade. Del resto Enpam, la Cassa di previdenza dei medici, di cui Oliveti è presidente, ha già investito 20 milioni di euro nel Fondo3 di F2i che ha già annunciato ufficialmente che nel caso si decidesse un intervento in Autostrade verrebbe creato un nuovo fondo ad hoc. «Abbiamo più volte ribadito — sottolinea Oliveti — che noi, se aderissimo, investiremmo nuovi capitali insieme ad altre Casse previdenziali private, a Cdp ed altri investitori istituzionali».
Autostrade però in questo momento storico è materia incandescente non semplice da maneggiare per un ente che deve far rendere il suo capitale. «Non a caso — specifica Oliveti — deve essere chiaro a tutti che abbiamo delle pregiudiziali su quell'operazione: innanzitutto la concessione dovrà essere rinnovata e a una tariffa remunerativa. Inoltre, dato non certo secondario, serve una liberatoria sulle responsabilità pregresse: non vorremmo mai avere un ruolo su strascichi giudiziari del passato». Un criterio che guiderà anche i futuri investimenti di Enpam? Qualcuno parla di un vostro interesse per il progetto Coima sulla rigenerazione urbana che ha coinvolto altre casse private di professionisti.«Sono di cultura e matrice scientifica. Sono della scuola di Galileo Galilei: solo ciò che è misurabile ha rilevanza scientifica. Gli investimenti vanno misurati con dati concreti e ricadute reali. Anche nel futuro Enpam punterà su quelli che risponderanno a questi criteri».
Il doppio fisco unico in Europa
Resta però il nodo della tassazione. «In Italia — continua il presidente dell'Enpam — il regime fiscale nei confronti delle cassa di previdenza private è predatorio: viene tassato il nostro capitale e vengono tassati i nostri investimenti. Un doppio passaggio che non ha eguali in Europa. malgrado tutto, il 57% dei nostri investimenti avviene in Italia: il 40% in economia reale, il 17% in liquidità per pagare le pensioni, polizze assicurative e altri crediti maturati con gli iscritti. È evidente che se la tassazione fosse in linea con quella he avviene nel resto d'Europa, le potenzialità di investimento delle casse di previdenza privata crescerebbero notevolmente».
Source: Corriere.it
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