Alle 4 del mattino, nella notte tra sabato e domenica, hanno iniziato a rimbombare gli spari. I poliziotti delle Volanti, pochi minuti dopo, hanno trovato una decina di bossoli e un uomo, 32 anni, italiano, pregiudicato, con la caviglia spappolata. L'indirizzo in cui è avvenuta la «gambizzazione» accende subito collegamenti (che saranno tutti da verificare) con la recente storia criminale di Milano: via Creta, palazzi popolari nella zona ovest della città, tra Forze Armate e via Bisceglie. Qui per anni si sono incrociati i traffici e sono esplose le rivalità tra i gruppi di trafficanti-spacciatori di cocaina che storicamente si spartivano le zone di San Siro e del Giambellino, con via Creta che faceva proprio da punto di confine e frattura.
Nel 2017 negli ambienti criminali si parlava proprio della «faida di via Creta», che dalle risse è culminata in almeno due gambizzazioni (una avvenuta nella vicina via Lucca, foto). E se però il tipo di agguato e l'indirizzo dell'ultima aggressione sembrano allacciare un filo diretto con quella «faida», i collegamenti sono, appunto, da verificare con cautela perché alla fine del 2018 la Narcotici della Squadra mobile ha chiuso due inchieste parallele che hanno portato in carcere proprio colonnelli e gregari di quei gruppi di spacciatori che si contendevano i quartieri a ovest di Milano.
5 luglio 2020 | 11:39
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Source: Corriere.it
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