вторник, 9 июня 2020 г.

Allerta Meteo nel Padovano: il Muson resta monitorato

Allerta Meteo nel Padovano: il Muson resta monitorato

E’ ancora allerta meteo nel padovano, col Muson dei Sassi che rimane costantemente monitorato. Se fino ad una settimana fa il problema del mondo agricolo era rappresentato dalla siccità, le abbondanti precipitazioni dei giorni scorsi stanno mettendo in grave difficoltà gli agricoltori dell’Alta.

Il letto dello stesso canale – che attraversa Camposampiero, San Giorgio delle Pertiche, Borgoricco, Campodarsego e Cadoneghe, per poi sfociare nel Brenta tra Vigodarzere e Castagnara – era gonfio fino a poche ore fa. In poco tempo si sono registrati accumuli fino a 70 millimetri di acqua, “ovvero tutta la pioggia che non è caduta tra marzo e maggio, proprio quando le coltivazioni di mais ne avevano estremamente bisogno – precisa Cia Padova – Non era mai accaduto che dovessimo irrigare in primavera”.

Dai dati rilevati da Condifesa, Consorzio padovano di difesa attività e produzioni agricole, “lunedì sera nel padovano non si sono verificate forti grandinate, come accaduto invece nel trevigiano e nel veronese. Tutti la provincia, ad esclusione dalla zona del Montagnanese, è stata interessata da nubifragi, più o meno intensi”.

“Ancora una volta le nostre campagne sono a rischio allagamenti – commenta il presidente di Cia Padova, Roberto Betto – con potenziali danni incalcolabili per gli appezzamenti agricoli a mais e soia. Gli agricoltori sono fondamentali in termini di sicurezza idrogeologica: si prendono cura delle campagne e dei fossati privati, quelli cioè che passano nei campi, con opere di manutenzione eseguite a loro spese”.

Interventi, questi ultimi, che vengono portati avanti di pari passo con quelli di più ampio respiro effettuati dai Consorzi di bonifica: il fine ultimo è garantire un corretto deflusso delle acque meteoriche, in una logica di sinergia e condivisione per la salvaguardia del territorio.

“Il ruolo svolto dagli stessi Consorzi è cruciale – continua il presidente – in quanto, fra le tante altre attività, provvedono a costanti pulizie degli alvei e al rinforzo degli argini”. Betto ricorda inoltre che poco meno di un mese la Protezione civile, mediante due ordinanze del Commissario per l’emergenza Vaia Luca Zaia, ha messo a disposizione dei Consorzi del Veneto 26,5 milioni di euro per la sicurezza idraulica del territorio regionale. Si tratta di 23 progetti di cantiere inseriti nel

“Piano degli interventi urgenti in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato il Veneto dal 27 ottobre al 5 novembre 2019”. In agenda la realizzazione, la manutenzione, il ripristino e la ristrutturazione di canali di scolo e bacini di laminazione, la messa in sicurezza di torrenti e argini, la ristrutturazione e l’adeguamento di impianti idrovori, sostegni e manufatti idraulici. “Bisogna continuare lungo questa direzione, ovvero i Consorzi vanno costantemente finanziati – aggiunge il direttore di Cia Padova, Maurizio Antonini – L’intero ecosistema si fonda su un delicato equilibrio che va salvaguardato tanto dagli agricoltori che dalla rete di bonifica. Tutti gli attori sono pronti a fare la loro parte, ma vanno adeguatamente sostenuti da un punto di vista economico”. 

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Source: meteoweb.eu

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