вторник, 19 мая 2020 г.

Coronavirus, Italia divisa a metà anche dalla paura: al Nord si teme di più il contagio, al Sud la perdita di lavoro

Coronavirus, Italia divisa a metà anche dalla paura: al Nord si teme di più il contagio, al Sud la perdita di lavoro

Come hanno reagito gli italiani all’emergenza Covid-19? Quanto i cittadini percepiscono vicino il rischio di contagio? Come è mutata la situazione economica delle famiglie? E come queste reazioni si sono differenziate nelle le diverse aree del paese? Sono alcune delle domande a cui prova a rispondere il secondo rapporto del progetto di ricerca ResPOnsE COVID-19, che si pone l’obiettivo di sviluppare una infrastruttura di ricerca per il monitoraggio quotidiano dell’opinione pubblica durante l’emergenza Coronavirus.

L'indagine, coordinata dal professor Cristiano Vezzoni e a cura del SPS TREND Lab, presso il dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università Statale di Milano, rileva comportamenti, opinioni e benessere dei cittadini italiani durante la crisi mediante 150 interviste al giorno che permettono di seguire puntualmente i principali trend, svolte in collaborazione con SWG. L’analisi permette anche un confronto approfondito tra le diverse aree del paese.

Il periodo di copertura dell’indagine andrà da aprile a luglio 2020, includendo la fase di contrasto alla diffusione del Coronavirus e la successiva fase di contenimento del contagio.

Il progetto si pone come strumento di ricerca scientifica e di supporto alle attività di policy making rivolte alla definizione di interventi efficaci per il superamento dell’emergenza.

I punti salienti dell’indagine

La crisi provocata dalla diffusione del Coronavirus ha creato una situazione di forte incertezza che ha condizionato le aspettative dei cittadini italiani. La percezione dei rischi per sé, per le proprie famiglie e per il paese sono solo in parte legate alle condizioni oggettive con cui il virus si è diffuso.

Nel rapporto si studiano le differenze territoriali nella distribuzione di queste nuove paure. Questi i principali risultati:

  • La pandemia ha fatto emergere due paure, relate ma distinte:
    – una paura legata ai rischi di esposizione alla malattia
    – una paura legata ai rischi economici e lavorativi
  • La paura per la salute è associata alla diffusione oggettiva della pandemia e quindi più diffusa nelle aree del paese più colpite dal contagio (soprattutto Nord-Ovest)
  • La paura economica è invece trasversale, colpisce tanto il Nord quanto il Sud
  • Se si guarda ai rischi legati alla sfera del lavoro, i timori di perdita del proprio impiego sono più acuti al Sud e nelle Isole che nel resto d’Italia
  • Nelle aree del paese più deboli, dunque, i danni provocati dalla crisi sanitaria si combinano a condizioni di difficoltà economica pregresse.

Il rischio di contagio più vivo al Nord-Ovest

Principalmente percepito nelle regioni del Nord-Ovest, dove anche la vicinanza della malattia è maggiore (40% conosce qualcuno ricoverato o morto per COVID-19).

Il peggioramento delle condizioni economiche percepito in tutto il paese

C’è una percezione diffusa di peggioramento delle condizioni economiche sia familiari che del paese.
Il pessimismo economico è diffuso tanto al Nord quanto al Sud, indipendente dalla diffusione della malattia.

L’impatto sul lavoro: diffusi timori di perdere il lavoro 

Nelle regioni del Sud e nelle Isole i timori di perdere il posto di lavoro sono più acuti.
Tra i dipendenti, i lavoratori più incerti rispetto al futuro sono quelli del settore privato.

L’impatto sui comportamenti: rispettosi ma dal 4 maggio si esce di più 

#iostoacasa funziona, ma crescono chiaramente le uscite per sport, passeggiate, visite ai familiari, a seguito dell’allentamento del lockdown a partire dal 4 maggio.
Il sostegno alle misure prese dal governo rimane alto, ma diminuisce l’accettazione delle limitazioni alle libertà personali (movimento, frequentare chi si vuole, privacy).

Il progetto di ricerca ResPOnsE COVID-19 proseguirà con indagini settimanali fino a luglioTutti i materiali sono disponibili sul sito di SPS TREND Lab.

Il Centro SPS TREND Lab

Il laboratorio SPS TREND del dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano si pone come l’hub italiano per la raccolta, l’analisi e la diffusione dei dati di survey per lo studio della società Italiana. SPS Trend promuove e partecipa a programmi di ricerca nazionali e internazionali: gli ambiti di ricerca concernono le trasformazioni sociali e i mutamenti politici in Italia e in Europa. Tali processi vengono analizzati a partire dai dati individuali raccolti nelle indagini di massa su campioni rappresentativi della popolazione di riferimento. SPS Trend Lab riunisce docenti, ricercatori e dottorandi che si occupano di metodologia delle inchieste campionarie, opinione pubblica, cambiamento sociale, disuguaglianze, rappresentanza politica, comportamento elettorale, identità e valori. A partire dal 2018, i membri del laboratorio hanno svolto un ampio lavoro di coordinamento della raccolta dei dati italiani in survey nazionali e internazionali. Il laboratorio SPS TREND, inoltre, partecipa ad alcune attività di ricerca previste dal progetto premiale ministeriale 2018-2022 (Dipartimenti di Eccellenza).

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Source: meteoweb.eu

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