Un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo, titolari di partita Iva, con ricavi non superiori a 5 milioni di euro. E’ una delle cose previste dalla bozza del Rilancio in merito all’emergenza coronavirus, al capitolo dedicato alle impresa ma ancora in attesa della verifica della copertura da parte della Ragioneria dello Stato. Vediamo tutti i dettagli.
Contributo per le aziende. Tra i beneficiari dell’intervento anche gli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali. Ad avere accesso al contributo, oltre al tetto di 5 mln di ricavi, anche quelle imprese il cui” fatturato e i corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.”
Il contributo dunque, su queste basi, “è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019″. La predetta percentuale è del 25%, 20% e 15% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori rispettivamente a centomila, quattrocentomila e cinque milioni di euro, nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto.
Rinforzo dei controlli su strade. L’obiettivo è quello di assicurare, nella Fase 2, un organico adeguato per assicurare i controlli delle forze dell’ordine così da far rispettare le misure di contenimento del Covid-19. La bozza del dl rilancio prevede che il contingente del personale impegnato in Strade sicure venga “integrato di ulteriori 500 unità, per novanta giorni”. “Allo scopo di soddisfare le esigenze del contingente, è autorizzata per l’anno 2020 – si legge nella bozza – la spesa complessiva di euro 4.718.210, di cui euro 1.059.600 per il pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario ed euro 3.658.610 per gli altri oneri connessi all’impiego del personale“.
Per il trasporto aereo una newco interamente controllata dal Tesoro o da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta, per la quale il Mef può partecipare con complessivi 3 miliardi per il 2020. Lo prevede la bozza in lavorazione del Dl Rilancio. La società può “acquistare e prendere in affitto rami d’azienda di imprese titolari di licenza di trasporto aereo, anche in amministrazione straordinaria”. Nessun esplicito riferimento ad Alitalia, ma la dotazione è la stessa indicata dal ministro Patuanelli per la compagnia.
Credito d’imposta del 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo. E’ quanto prevede all’art.31 la bozza del Dl rilancio. Il credito spetta ai soggetti con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente.
Solo alle strutture alberghiere, si legge, il credito di imposta spetta “indipendentemente dal volume di affari registrato nell’anno. Credito che invece scende al 30% dei relativi canoni in caso di contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo destinato allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo. Condizione necessaria è che i soggetti locatari abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente”.
Aumento dei posti in terapia intensiva. “E’ resa strutturale sul territorio nazionale la dotazione di almeno 3.500 posti letto di terapia intensiva. Per ciascuna Regione e Provincia autonoma, tale incremento strutturale determina una dotazione pari a 0,14 posti letto per mille abitanti“. Inoltre, “allo scopo di fronteggiare l’emergenza pandemica, e comunque fino al 31 dicembre 2020, si rendono disponibili, per un periodo massimo di 4 mesi dalla data di attivazione, 300 posti letto di terapia intensiva, suddivisi in 4 strutture movimentabili, ciascuna delle quali dotata di 75 posti letto, da allocare in aree attrezzabili preventivamente individuate da parte di ciascuna regione e provincia autonoma”.
Lo si legge nella bozza del Dl Rilancio. “Le Regioni e le Province autonome – recita inoltre la bozza – programmano una riqualificazione di 4.225 posti letto di area semi-intensiva, con relativa dotazione impiantistica idonea a supportare le apparecchiature di ausilio alla ventilazione, mediante adeguamento e ristrutturazione di unità di area medica, prevedendo che tali postazioni siano fruibili sia in regime ordinario, sia in regime di trattamento infettivologico ad alta intensità di cure”. “In relazione all’andamento della curva pandemica – si spiega – per almeno il 50% dei posti letto” citati “si prevede la possibilità di immediata conversione in posti letti di terapia intensiva, mediante integrazione delle singole postazioni con la necessaria strumentazione di ventilazione e monitoraggio. Al funzionamento dei predetti posti letto, a decorrere dal 2021, si provvede con le risorse umane programmate a legislazione vigente”.
Piano da 1.2 miliardi per la sanità territoriale. Oltre 1,2 miliardi di euro in più al Ssn per rafforzare l’offerta sanitaria e sociosanitaria territoriale, necessaria a fronteggiare l’emergenza epidemiologica conseguente alla diffusione del virus Sars-Cov-2 soprattutto in una fase di progressivo allentamento delle misure di distanziamento sociale. E’ quanto prevede la bozza del Dl Rilancio. A tal fine sarà possibile, fra le altre cose, “implementare le attività di assistenza domiciliare integrata o equivalenti, per i pazienti in isolamento”, “rafforzare i servizi infermieristici distrettuali” con assunzioni, “stipulare contratti di locazione di strutture alberghiere ovvero di altri immobili aventi analoghe caratteristiche di idoneità, con effetti fino al 31 dicembre 2020“, per far fronte a improrogabili esigenze connesse alla gestione dell’isolamento contagiati da Sars-CoV-2″, ed “è conseguentemente incrementato, per l’anno 2020, il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato per un importo complessivo di 1.256.633.983 euro”.
Incremento del Fondo del Terzo settore. “Incremento del Fondo del Terzo settore”. E’ quanto prevede la bozza del dl rilancio. “Al fine di sostenere interventi delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale e delle fondazioni del Terzo settore, volti a fronteggiare le emergenze sociali ed assistenziali determinate dall’epidemia di Covid-19 e capaci di generare un significativo impatto sociale sulle comunità di riferimento, la prima sezione del Fondo è incrementata di 10 milioni di euro per l’anno 2020“, si sottolinea.
Deroga dei contratti a tempo determinato. Nei prossimi due mesi sarà possibile rinnovare o prorogare fino al 30 agosto 2020 i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato. E’ quanto prevede la bozza del dl rilancio, in deroga all’articolo 19 e 21 del Jobs Act del 2015 che prevede che un contratto di lavoro subordinato non possa durare più di trentasei mesi. La decisione è stata presa “per far fronte al riavvio delle attività in conseguenza all’emergenza epidemiologica da Covid-19″.
90 milioni in più nel fondo per le non autosufficienze. “Al fine di potenziare l’assistenza, i servizi e i progetti di vita indipendente per le persone con disabilità gravissima e non autosufficienti gravi e per il sostegno di coloro che se ne prendono cura, in conseguenza della emergenza epidemiologica da Covid-19, lo stanziamento del Fondo per le non autosufficienze è incrementato di ulteriori 90 milioni di euro per l’anno 2020”. E’ quanto prevede la bozza del dl rilancio.
“Al fine di potenziare i percorsi di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine – si sottolinea nella bozza – ovvero per la deistituzionalizzazione, gli interventi di supporto alla domiciliarità e i programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile, per le persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, in conseguenza della emergenza epidemiologica da Covid-19, lo stanziamento del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare è incrementato di ulteriori 20 milioni di euro per l’anno 2020″.
“Al fine di garantire misure di sostegno alle strutture semiresidenziali, comunque siano denominate dalle normative regionali, a carattere socio- assistenziale, socio-educativo, polifunzionale, socio-occupazionale, sanitario e socio-sanitario per persone con disabilità, che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 devono affrontare gli oneri derivante dall’adozione di sistemi di protezione del personale e degli utenti, nello stato di previsione della Presidenza del Consiglio – si conclude – è istituito un Fondo denominato ‘Fondo di sostegno per le strutture semiresidenziali per persone con disabilità’, volto a garantire il riconoscimento di una indennità agli enti gestori delle medesime strutture di cui al presente comma, nel limite di spesa di 40 milioni di euro per l’anno 2020“.
Borse di studio per gli specializzandi. Incremento delle borse di studio degli specializzandi previsto nella bozza del Dl Rilancio. “Al fine di aumentare il numero dei contratti di formazione specialistica dei medici è autorizzata l’ulteriore spesa di 95 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 e di 98,8 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024. A tale fine, è conseguentemente incrementato, per l’anno 2020, il livello del finanziamento del fabbisogno Sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato”.
Arriva l’estensione a tutte le professioni sanitarie del Fondo di solidarietà da 10 milioni di euro per i familiari di medici, infermieri e operatori socio-sanitari, vittime del Coronavirus. Entrano dunque nella platea dei beneficiari, le professioni inizialmente tagliate fuori come i tecnici di radiologia e fisioterapisti.
Ristoro abbonamenti trasporto pubblico. I pendolari dei servizi ferroviari o di trasporto pubblico locale che non hanno potuto utilizzare il proprio abbonamento a causa dell’epidemia di coronavirus avranno diritto a un ristoro. Possono accedere al “ristoro”, secondo la bozza, “i soggetti, pendolari per motivi di lavoro o di studio, utenti di aziende erogatrici di servizi di trasporto ferroviario ovvero di servizi di trasporto pubblico locale” che “possiedono un abbonamento ferroviario o di trasporto pubblico locale in corso di validità durante il periodo interessato dalle misure governative” e che possono dichiarare, con autocertificazione “che non hanno potuto utilizzare, del tutto o in parte, il titolo di viaggio”. La richiesta di ristoro deve essere comunicata al vettore “allegando la documentazione comprovante il possesso del titolo di viaggio” ed “entro quindici giorni dalla ricezione della comunicazione” il “vettore procede al ristoro” con l’emissione di un voucher o il prolungamento della durata dell’abbonamento per un periodo corrispondente a quello durante il quale non ne è stato possibile l’utilizzo.
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Source: meteoweb.eu
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