суббота, 11 апреля 2020 г.

Plutone e i transiti dei tempi

Nel 2009 Plutone, «signore del seme» — il cui ciclo della durata di circa 248 anni favorisce il «diversificarsi delle generazioni» —, è ritornato in Capricorno, posizione che ricopriva nella seconda metà del Settecento quando si verificò l’avvento dell’Illuminismo. Cerchiamo qui di analizzare come le influenze plutoniche abbiano influito sulla storia degli ultimi secoli, mettendone in risalto tutti i transiti zodiacali avvenuti dal 1763 ad oggi, segno per segno.


di Hiranya Mriga
originariamente pubblicato su Mriga.blog

 

Sebbene i nomi dei tre pianeti invisibili [1] siano stati conferiti in epoca moderna, come accade in realtà per tutti gli enti [2], essi sono perfettamente appropriati all’oggetto; giacché sono gli astri, mossi dal Demiurgo in un atto creativo-conservativo-trasformativo ininterrotto, a determinarli al di là delle intenzioni umane. Sicché Urano ha realmente a che fare coll’omonimo personaggio mitologico ellenico designante il signore del cielo. Il Signore del Cielo è anche un dio aureo, esattamente al pari del suo corrispondente sanscrito Varuna, ed in quanto tale è pure signore degl’inizî. Perciò si capisce come mai gli astrologi contemporanei, che peraltro a differenza dei loro lontani predecessori capiscono poco di mitologia, assegnino a tale astro il potere sugli inizî; nonché la forza di decisione, che ne è una conseguenza sul piano di preparazione alla messa in atto d’una scelta volitiva.

La Morpurgo, scrittrice tradizionalmente eretica in campo astrologico ma comunque in gamba come ricercatrice [3], scriveva sul tema alcuni decennî or sono: «Urano ha una funzione dinamica che fa leva su ogni punto d’appoggio per creare o distruggere, a seconda di quanto le circostanze richiedano (l’inversione degl’infiniti presenti e il congiuntivo sono nostri)». Chi materialisticamente tra gli astronomi mette in dubbio o addirittura rifiuta [4] di prendere in considerazione seriamente la scienza astrologica, negando o misconoscendo persino la filologia al riguardo [5], non si rende conto che sui sette astri visibili si fonda anche il trascorrere simbolico della vita umana. Tant’è che un celebre salmo [6] afferma attorno alla questione: settant’anni è la vita dell’uomo, 80 per i più robusti. Da dove spunta fuori questa visione dei settant’anni quale pressappoco invalicabile limite umano, dalla comune pratica esistenziale? No, dall’Ebdomade, il simbolico settenario in base al quale ciascuno dei sette pianeti governa un decennio della nostra esistenza.

Così la tenera e materna Luna presiede alla nostra vita dalla nascita a dieci anni (infanzia), lo scapestrato ma intelligente Mercurio ci influenza soprattutto con la sua vivacità dagl’undici ai venti (adolescenza), la gioiosa e sensuale Venere particolarmente dai ventuno ai trenta (innamoramento e matrimonio) [7], l’ardente e possente Sole dai trentuno ai quaranta (maturità), l’egoistico e violento Marte dai quarantuno ai cinquanta (carriera), il generoso e attempato Giove dai cinquantuno ai sessanta (vita genitoriale), l’ostico e scheletrico Saturno dai sessantuno ai settanta (vecchiaia). Chi va oltre è influenzato dal dinamico Urano ed in genere il limite in questo caso è costituito dagli 84. Altri più raramente ricevono però la placida influenza di Nettuno e raggiungono, o addirittura superano, i novanta. Chi ancor più raramente arriva a 100 anni ed oltre è naturalmente sotto l’egida dell’istrionico Plutone, dispositore delle forze vitali più profonde.

I tre pianeti trans-saturnini, che a differenza della Morpurgo preferiremmo definire ‘lentissimi’ in quanto generazionali (di contro ai tre pre-saturnini, i veri ‘lenti’, e ai tre rapidi sub-solari) [8] non hanno dunque una grande influenza sulla vita umana. A parte Urano, che fa eccezione essendo visibile, ed allunga la vita come abbiamo riferito oltre gli ottant’anni. Giacché il ciclo uranico dura c. 80-85 anni. Sarà davvero un caso che molti oggi muoiono in tale periodo fatidico? (Urano, siccome signore del nuovo, è il pianeta pure della modernità). Si dice invece di Nettuno che governi le mode e quel ciclo di trasformazioni periodiche che avviene c. ogni 160-65. Nettuno del resto spinge verso il lontano [9], in senso cosmografico, presiedendo alle emigrazioni dei popoli e degl’individui; oppure in senso ideologico, creando le contrapposizioni delle varie teorie in ogni campo. Persino l’arte e la filosofia ne sono influenzate. […]

[Invece] Plutone nei c. 245-250 anni attraverso i quali trascorre da un Segno all’altro essendo il signore del seme favorisce il diversificarsi delle generazioni. Diciamo, sempre colla Morpurgo [10], che mentre il simbolismo marziale ha per emblema il Fallo quello plutonico è contrassegnato dai Testicoli. Bisogna tuttavia distinguere il dominio di Saturno, che è signore dei semi in quanto tesoriere che riduce ogni cosa all’essenziale e governa perciò tutto quel che è duro come la pietra, osseo come lo scheletro, secco come il seme od arido quale la vecchiaia, dal dominio di Plutone. Quest’ultimo rappresenta il seme, animale o vegetale che sia, siccome principio fecondante e generativo. Al contrario l’effetto saturnino (secchezza), essendo opposto all’effetto lunare (umidità), inaridisce il seme e lo conserva per future rigenerazioni. Ecco il motivo per cui nell’anno solare Saturno governa il Capricorno e l’Aquario, vale a dire il periodo che va dal 21 dicembre al 20 febbraio. Insomma il pieno dell’Inverno. […]

Per capire quanto affermato [riguardo al «diversificarsi delle generazioni» in base ai transiti di Plutone] bisogna rammentare che il Settecento, esattamente il 1763, è stato un punto di partenza ciclico molto importante. Allora il mondo era dominato da 4 grandi potenze: Inghilterra, Francia, Austria e Spagna; alle quali s’aggiungono in quel momento la Prussia e la Russia, che verranno usate più avanti dall’Inghilterra per produrre grandi rivolgimenti d’idee in senso rispettivamente conservatore o progressista. La Guerra Anglo-francese (detta anche dei ‘Sette Anni’), cominciata nel 1756 con Plutone in Sagittario e svoltasi sul doppio fronte europeo (Slesia) e oltreatlantico (colonie nordamericane), termina proprio in quell’anno con la doppia Pace di Parigi e Hubertusburg. Il Leone britannico, vittorioso con l’aiuto della Prussia, frena gl’impeti della coalizione formata da Francia, Austria, Russia e gli stati germanici (istituiti a confederazione solo nel 1815). Quest’ultima rappresentava una pre-figurazione della Santa Alleanza [11], fondata anch’essa nel 1815 a scopi difensivi da parte di quei monarchi che temevano le nuove idee liberali. L’unica ad opporsi e a proteggere i liberali fu ovviamente l’Inghilterra, patria del liberalismo.

Dunque, come dicevasi sopra, il 1763 è stato un anno importante, poiché nel 1763 Plutone – il pianeta che governa le generazioni – entrava in Capricorno, determinando l’inizio di quel movimento d’idee chiamato Illuminismo. Il razionalismo illuminista era tuttavia soltanto la faccia esteriore d’un movimento d’idee più complesso di carattere saturnio-satanico, avente il suo apice nel sodalizio equivoco degl’Illuminati di Baviera, fondato guardacaso nello stesso anno in cui avvenne la Dichiarazione d’Indipendenza dal Regno Unito da parte di G. Washington per conto della novella Repubblica Federale degli Stati Uniti (1776). Sicuramente una messinscena per svincolarsi da parte inglese nei confronti delle idee aristocratiche europee in favore di quelle liberali, dato che gli antenati dell’odierna dinastia anglosassone poggiavano il loro potere fin dalla Rivoluzione Inglese del 1649 sul Parlamento e non sui Cavalieri. L’Habeas Corpus Act del 1679, sorto formalmente a protezione dalla carcerazione arbitraria e a garanzia delle libertà personali, fu in realtà un atto di sostegno al Parlamento, che vide in concomitanza la fondazione del bipolarismo parlamentare (il Whig ed il Tory Party), il quale contribuì alla vittoria della nuova aristocrazia del censo su quella vecchia del sangue. Nel periodo 1660-88 era avvenuta la Restaurazione della Monarchia da parte degli Stuart dopo 21 anni di regime repubblicano (1649-60), ma in seguito pigliarono il potere di nuovo gli antenati degli attuali Windsor, vale a dire gli Hannover.

[…] Da allora in poi l’Europa ed il mondo hanno attraversato 10 fasi di sviluppo che ci hanno portato a quella tremenda odierna. Il passaggio di Plutone in Acquario fra il 1777 e il 1796 ha condotto uranicamente prima alla fondazione dello stato federale statunitense e poscia al Terrore della Rivoluzione Francese; insomma a cambiamenti repentini ed inattesi. Il Bonapartismo, il Congresso di Vienna del 1814-5, il Primo Romanticismo (Sturm und Drang) ed in genere un nuovo atteggiamento restauratore sono sotto l’egida gioviana di Plutone in Pesci (1776-1821). Con Plutone in Ariete (1821-51) si tende a rompere invece con le precedenti tradizioni. L’industrializzazione europea forzata, le lotte carbonare e i progetti di nuovi assetti politici sono opera di questo peculiare momento storico.

Plutone in Toro (1851-82) da parte sua creerà il secondo romanticismo, più popolare e concreto del precedente d’inizio secolo; il positivismo, il pragmatismo, la concezione materialistica della storia e una visione naturalistica del mondo nascono con questo passaggio. Con Plutone in Gemelli (1882-1913) diversamente tutto è rimesso in discussione e si sviluppano fenomeni ambigui quali il Decadentismo, il Crepuscolarismo e l’Esistenzialismo; sebbene incoerentemente si associno ad un atteggiamento futuristico, che costituirà poi la base del Dadaismo. Questo è comunque un periodo ricco però di notevoli stimoli culturali ed intellettuali (vedi la nascita, rispettivamente nel 1886 e nel 1898 di grandi scrittori quali René Guénon e Julius Evola), ma caratterizzato altresì dall’uso mercuriale della parola fine a sé stessa (Gabriele D’Annunzio, Vladimir Majakovskji).

La spinta verso il ‘Mondo Nuovo’ […] teorizzata dagl’Illuminati con Plutone in Capricorno solo adesso, all’entrata prossima di Plutone nell’Arco Discendente del proprio ciclo (cosignificante di quello annuale solare), darà i proprî frutti positivi o negativi a seconda del punto di vista. Ma è con Plutone in Cancro (1913-38) che certe prospettive futuristico-decadenti eredi del secondo romanticismo pigliano piede, a cominciare dalla prima Grande Guerra. E poi, a seguire, dalla Rivoluzione d’Ottobre (1917) in Russia e dall’ascesa del Fascismo, del Nazismo e del Franchismo rispettivamente in Italia, Germania e Spagna.

L’entrata di Plutone in Leone (1938-57) conduce alla seconda Guerra Mondiale, con la fase resistenziale di debellamento solare dei vecchî regimi a carattere lunare (falso radicamento nelle tradizioni patrie), e alla nascita d’una generazione esibizionista, leonina e focosa; che tardivamente, dopo il transito di Plutone in Vergine (1957-71) tenterà di restaurare alla fine degli Anni Sessanta il precedente clima aureo-resistenziale. Solitamente è a questa generazione che s’addebita l’abbandono delle tradizioni dell’Europa rurale della prima metà del secolo, ma l’industrializzazione aveva preso piede molto tempo addietro. Nel periodo verginiano-mercuriale assistiamo piuttosto ad una seconda fase industrializzante, post-capitalistica, che preparerà l’avvento del ‘Villaggio Globale’. Con ripresa nel contempo, degli pseudomiti pre-resistenziali, che si scontreranno dunque con gli altri. Il verginialismo dal canto suo terrà viceversa una posizione intermedia fra le altre due.

Nella fase con Plutone in Bilancia (1971-84) assistiamo ad un ritorno edonistico, oltreché allo smantellamento in forma non troppo violenta delle strutture statali ed organizzative create durante il passaggio in Cancro. Sebbene sia solamente con Plutone in Scorpione (1984-95) che avverrà il crollo definitivo dell’Impero Sovietico, a partire soprattutto dalla caduta del Muro di Berlino nell’89. L’arrivo di Plutone nel suo domicilio crea quegli aspetti inferi del mondo contemporaneo che stiamo vivendo ancor oggi. Infatti la grande crisi israelo-palestinese odierna, cominciata con Plutone in Leone, riprende esattamente in quel periodo a dare i proprî malefici frutti col terrorismo arabo e le reazioni a catena ad esso. La Guerra in Afghanistan e quella fra Iraq e Iran sfoceranno alfine per un verso nella presa del potere da parte talebana e dall’altro nell’invasione del Kuwait, nonché nella conseguente Guerra del Golfo.

Plutone in Sagittario (1995-2009), ovvero in un segno di fuoco ma caratterizzato da Giove, aumenta il livello degli scontri seppure in questo caso il fattore etnoreligioso appaia fondamentale: la scissione apocalittica della Jugoslavia è la premessa, la Guerra al Terrore contro il mondo islamico la logica conclusione. Questa è la dodicesima fase del passaggio di Plutone attraverso lo Zodiaco, dopo la prima in Capricorno (fondazione dell’Illuminismo) e le altre dieci ad essa richiamatisi dall’Aquario allo Scorpione.


Note:

[1] Urano a dire il vero non è invisibile, ma non è mai stato preso in considerazione dagli antichi. O perché è sfuggito alle osservazioni dei mezzi semplici di ricerca astronomica a loro disposizione, oppure per il fatto che l’utilizzo d’un ottavo pianeta non rientrava nei loro simbolici canoni espressivi. Il fatto che sia invisibile eppure se ne tenga conto nelle valutazioni astrologiche dimostra che l’Astrologia in quanto scienza tradizionale non si basa affatto sul moto apparente degli astri attorno alla terra (cioè secondo la concezione tolemaica), come in genere si crede, ma piuttosto sulle influenze reale emanate dagli astri indipendentemente dalla loro visibilità od invisibilità, appartenenza siderale effettiva ad un dato asterismo o meno. Il problema è che oggidì purtroppo si tende a confondere l’Astronomia, che è scienza solidale con l’Astrologia da cui è nata, con l’Astrofisica che è invece una scienza moderna.

[2] Vedere in proposito G.Acerbi, Shamanismo e Tradizione – Simmetria, Roma (in prep.).

[3] L. Morpurgo, Introduzione all’Astrologia e decifrazione dello Zodiaco– Longanesi & C., Milano 1972, Cap.III, p.64.

[4] È il caso, tanto per citare un nome noto, della pur simpatica astronoma toscana Margherita Hack.

[5] G. Acerbi, La vita è d’origine extra-terrestre? –Alle pendici del Meru (19-01-06), on line, p.x, n.x.

[6] Ps.- xc. 10.

[7] Forse non del tutto casualmente era questo ancora nei Primi Anni Settanta l’inizio della maggiore età nel nostri Paese.

[8] Nella tradizione astrologica tolemaica e pre-tolemaica, a base geocentrica, il sole stesso è un pianeta. Onde la successione dei sette astri che l’occhio vede volgere attorno a noi in un atto apparente di rotazione, secondo quanto ha dimostrato la teoria eliocentrica successiva, va intesa in relazione alla rapidità del loro moto.  Ecco perché la Luna costituisce il Primo Cielo e Saturno il Settimo, in sovrapposizione simbolica.

[9] Morpurgo, op.cit. p.66.

[10] Op.cit., p.68.

[11] Il Regno Britannico gettò le basi della sua espansione politico-economica durante il Periodo Elisabettiano (1558-1603), allorché Elisabetta I abbatté l’egemonia spagnola.


 

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