среда, 4 марта 2020 г.

Incendia la villa dell’ex marito. La maga: «Tornerà l’amore»

Sembra una storia di streghe e fattucchiere recuperata da un vecchio feuilleton su merletti e veleni. Perché a due passi dalla vecchia Milano del Sud, come si diceva un tempo, sul pendio dell'Etna, il malocchio si scaccia non solo leggendo i tarocchi e attivando malefici sortilegi, ma perfino col fuoco. Appiccando alle porte di Catania un incendio nella villetta di campagna dell'ex marito fedifrago. «Perché dalle ceneri torni l'amore e il traditore», invocava la maga alla moglie disperata per l'abbandono.

L'impostura della maga

C'è questo impasto di credenze e imposture popolari dietro l'incendio domato un paio di mesi fa dai vigili del fuoco tra querce e faggi di Trecastagni, rischiando la vita. Con i carabinieri subito caccia dei malfattori grazie alla registrazione di una telecamera piazzata all'esterno della villa. Immagini eloquenti che hanno lasciato di sasso per primo l'ex marito della donna arrestata insieme con i due complici che si dileguavano correndo dopo avere appiccato il fuoco: «Ma è mia moglie…».

La tanica del piromane

È stata lei, una cinquantenne titolare di un negozio nel centro di Catania, a confessare in lacrime quanto non avrebbe potuto negare. Pronta a indicare nome e indirizzo della fattucchiera alla quale si era rivolta. Una donna di 59 anni, con casa nella vicina Motta Sant'Anastasia dove a sua volta continua a frequentare il suo ex marito, suo coetaneo. Un pluripregiudicato che in questa storia diventa il protagonista del raid immortalato dalla telecamera di Trecastagni. Le sequenze, diffuse dal comando provinciale dei carabinieri di Catania, inquadrano infatti le due donne e l'uomo mentre arrivano nella villetta in quel momento senza nessuno dentro. L'ex moglie apre il portoncino e fa entrare fattucchiera e complice. Pochi istanti e tutti ricompaiono nella registrazione, allontanandosi. Ma un minuto dopo l'uomo rientra con una tanica di benzina. E dopo averla cosparsa su mobili e divani esce fuori correndo. Un attimo dopo le fiamme. Con lingue di fuoco che fanno esplodere anche i vetri del primo piano.

Un panno sulla telecamera

Una disastro che aveva fatto pensare a minacce di ben diverso stampo, a una estorsione. Ma le immagini hanno spazzato via ogni altra ipotesi. E a nulla è valso che l'ex moglie, entrando in quella villetta ben conosciuta, abbia steso un panno su un'altra telecamera. Il patto con la donna che aveva trasformato stregoneria e impostura in una fonte di reddito prevedeva che la «cliente» avrebbe dovuto rispettare il massimo silenzio su quanto accaduto, «anche dopo la riparazione del matrimonio», data per certa. Ha invece ammesso tutto, guadagnando dopo qualche giorno di arresti domiciliari, il permesso dei magistrati di tornare mattina e pomeriggio nel suo negozio. A differenza della fattucchiera e del suo compagno piromane, rintracciati a Capizzi, in provincia di Messina, dove si erano rifugiati. Adesso agli arresti in casa. In attesa di un processo che riaccende l'attenzione su ingenuità e truffe maturate roteando i tarocchi, ovviamente sequestrati nel laboratorio della maga.

4 marzo 2020 (modifica il 4 marzo 2020 | 12:09)

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