пятница, 6 марта 2020 г.

Coronavirus, trasporto aereo in crisi Prenotazioni azzerate in due giorni,impennata anche delle cancellazioni

In otto giorni non c'è stata alcuna nuova prenotazione e quasi tutti quelli che avevano già acquistato un volo nei mesi passati hanno cancellato il viaggio. L'emergenza coronavirus in Italia presenta già un primo conto: -195% al 29 febbraio. A fare luce sui viaggi degli stranieri verso il nostro Paese è un report della società specializzata ForwardKeys: se fino al 21 febbraio scorso le prenotazioni erano in calo del 40% rispetto allo stesso periodo dell'anno prima — calcola l'azienda — con la conferma del primo focolaio in provincia di Lodi già il giorno successivo il dato era sceso a -75% per precipitare a -115% lunedì 24 febbraio.
Una percentuale apparentemente anomala, ma dovuta al fatto che il numero delle cancellazioni (-15%) si è aggiunto al totale azzeramento (-100%) delle nuove prenotazioni. In altre parole sono state disdette anche le precedenti prenotazioni per una percentuale del — 15%.

Coronavirus, trasporto aereo in crisi: viaggi degli stranieri in Italia in calo del 195% in 8 giorni

I flussi

Negli ultimi giorni di febbraio la situazione è peggiorata. «Le prenotazioni verso l'Italia l'ultima settimana dello scorso mese sono calate del 138,7% — commenta ForwardKeys in una nota — perché il coronavirus ha scatenato un'ondata di cancellazioni non soltanto nel Paese, ma anche nel resto dell'Europa». I dati, è bene precisarlo, si riferiscono soltanto ai flussi intercontinentali. «Da quando la Cina ha imposto delle restrizioni ai viaggi dei connazionali verso l'esterso dal 20 gennaio al 22 febbraio il calo delle prenotazioni in Europa era del 23,7%», calcola la società specializzata.

Il calo significativo

Poi il 21 febbraio ecco il primo focolaio in Lombardia. E il giorno dopo inizia il crollo. Non solo in Italia. Ma anche in Europa che al 29 febbraio si attestano sul -130%: -100% di prenotazioni nuove rispetto allo stesso arco temporale dell'anno precedente e un -30% dovuto alle cancellazioni. Un'avvisaglia — mostra ForwardKeys — c'era già stata il 31 gennaio con i primi due casi di coronavirus in Italia (la coppia di turisti cinesi) «che ha portato subito a un calo delle prenotazioni» da circa -50% a poco meno di -150%. Poi gli stranieri sono tornati a comprare voli, ma sempre al di sotto della media del periodo precedente fino al 21 febbraio: più gli infettati aumentano in Italia, più c'è il crollo delle prenotazioni.

Coronavirus, trasporto aereo in crisi: viaggi degli stranieri in Italia in calo del 195% in 8 giorni

I mercati in calo

A livello di mercati di provenienza il calo è generalizzato. Si va dal -114,2% di prenotazioni dell'Asia-Pacifico (cioè cancellazioni superiori alle nuove prenotazioni) al -68,1% delle Americhe e -49,4% dell'Africa-Medio Oriente. Eppure l'anno per l'Europa era iniziato bene: «Dal 1° al 28 gennaio le prenotazioni dei visitatori da altri continenti erano in rialzo dell'1,3%», calcola la società di analisi. Poi il primo declino con gli arrivi calati del 17,6% dal 29 gennaio al 23 febbraio. Quindi la discesa a causa del focolaio nel Nord Italia. «Il coronavirus in Italia segna una nuova fase nella crisi dei flussi in Europa — commenta Olivier Ponti, vicepresidente Insights di ForwardKeys —. Il crollo delle prenotazioni in Italia è anche peggio di quello che abbiamo registrato nel passato a causa di altri grandi eventi come gli attacchi terroristici».

lberberi@corriere.it

6 marzo 2020 (modifica il 6 marzo 2020 | 11:37)

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