È pronto il piano del Governo per aumentare i posti di terapia intensiva sul territorio, delineato in una circolare del ministero della Salute. Si prevede un incremento del 50% dei posti letto in terapia intensiva e del 100% nelle unità di pneumologia e malattie infettive. Prevista la «rimodulazione locale delle attività ospedaliere», ed è «necessario ridistribuire il personale sanitario per l’assistenza, con un percorso formativo ‘rapido’, qualificante per il supporto respiratorio per infermieri e medici».
Il percorso formativo «rapido», indicato nella circolare del ministero, è destinato ad infermieri e medici da dedicare alle aree di terapia sub intensiva. A tal fine, si raccomanda l’utilizzo dei corsi Fad (Formazione a distanza) disponibili presso l’Istituto superiore di sanità. Indicato poi l’utilizzo delle strutture private accreditate «per ridurre la pressione sulle strutture pubbliche mediante trasferimento e presa in carico di pazienti non affetti da Covid-19». Per garantire inoltre il trasporto dei pazienti critici, la circolare indica che «dovranno essere costituiti pool di anestesisti-rianimatori provenienti non solo dalla Regione interessata, ma anche da altre Regioni meno interessate». Bisognerà poi identificare anche «una o più strutture-stabilimenti ospedalieri da dedicare alla gestione esclusiva del paziente affetto da Covid-19». La circolare è stata pubblica l’1 marzo 2020 ed è indirizzata a Protezione civile, ministeri, assessorati, federazioni degli ordini e istituzioni sanitarie.
Sempre per essere pronta ad eventuali emergenze sanitarie, la Protezione civile ha attivato i Cross (Centrale remota operazioni soccorso sanitario), cioè i centri per il coordinamento dei soccorsi sanitari urgenti. Si tratta di idue strutture, una in Piemonte e una in Toscana, pronte a coordinare ed effettuare in sicurezza eventuali spostamenti di malati da un ospedale all’altro.Le misure per sostenere gli ospedali nella zona rossaIl ministero della Difesa ha reso disponibili — in caso di necessità e su richiesta delle autorità competenti sull’emergenza coronavirus — circa 2.200 stanze e circa 6.600 posti letto, distribuiti su tutto il territorio nazionale, a favore dei cittadini che debbano eventualmente sottoporsi al periodo di sorveglianza. In una nota del ministero si dice che su indicazione del ministro Lorenzo Guerini, una quota del personale medico è anche a disposizione nel fornire supporto all’emergenza, qualora sia richiesto e compatibilmente con le esigenze operative che tale personale è già chiamato a svolgere.CronacaLeggi articoli in italiano. Repubblica.it
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