суббота, 29 февраля 2020 г.

Vittorio Cecchi Gori, ritratto del produttore dagli esordi accanto al padre Mario all’arresto per il crack Safin

29 febbraio 2020 — 19:32

La carriera (e i guai giudiziari) dell'ex patron della Fiorentina, che deve scontare 8 anni, 5 mesi e 26 giorni di reclusione

di Arianna Ascione

«Con quello che ho avuto, non posso pensare ai rimpianti. Rifarei tutto. Quando arrivi così in alto è inevitabile rischiare di cadere», raccontava lo scorso anno al Corriere Vittorio Cecchi Gori, arrestato sabato 29 febbraio per il crack della Safin (per il quale deve scontare 8 anni, 5 mesi e 26 giorni di reclusione). Nato a Firenze nel 1942 il produttore negli ultimi anni ha dichiarato più volte di sentirsi solo e abbandonato, dopo anni di fasti e successi. Tutto è cominciato negli anni Ottanta con la decisione di dedicarsi a quella che si potrebbe definire l'attività di famiglia accanto al padre Mario, storico produttore cinematografico. «Da bambino raggiungevo mio padre sul set — ricordava sempre al Corriere — Ho conosciuto allora Eduardo De Filippo, mi sedevo sulle sue ginocchia, erano ossute, non sorrideva facilmente. Ho seguito mio padre come un'ombra, spero sia un po' orgoglioso di me». Dopo la scomparsa del genitore, avvenuta nel 1993, Vittorio ha allargato il suo campo d'azione acquistando le reti televisive Videomusic e Telemontecarlo e acquisendo quote dell'allora neonata TELE+.

prev
Gli Oscar (e i flop)next

Scheda 1 di 8

29 febbraio 2020 | 19:32

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi articoli in italiano. Corriere.it

Комментариев нет:

Отправить комментарий