суббота, 29 февраля 2020 г.

Coronavirus, Lino Banfi: «Se muore un nonno non ha meno valore di un giovane»

«Da bambino, quando ancora vivevo a Canosa di Puglia, ho avuto in serie tifo, paratifo, malaria ed epatite virale… dovevo morire a dieci anni e oggi che ho 84 anni posso dire che quelle malattie mi hanno fortificato e rafforzato. Dunque, come nonno Libero, dico a tutti i vecchietti come me di non avere paura del coronavirus e di stare tranquilli, perché noi abbiamo gli anticorpi e siamo forti!». È il messaggio di Lino Banfi, assurto per meriti televisivi a «nonno d'Italia», grazie a Un medico in famiglia.

«Presto ne rideremo»

«Se muore un nonnino non è che abbia meno valore della morte di una persona più giovane — premette Banfi-nonno Libero all'agenzia di stampa Adnkronos —. Ma visto che il mio mestiere mi insegna a sorridere e far sorridere anche nei momenti tristi, possiamo dire che almeno una cosa buona questo coronavirus l'ha fatta: ha insegnato a tutti gli italiani l'abitudine di lavarsi le mani, spesso e bene». Prima, magari, erano di più quelli che «se ne lavavano le mani»… «Certo, da questo punto di vista, Ponzio Pilato ci avrebbe fatto un baffo e non avrebbe avuto proprio nulla da temere da questo coronavirus! Ma presto, nessuno di noi avrà più motivo per averne paura e ne rideremo».

29 febbraio 2020 (modifica il 29 febbraio 2020 | 12:04)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi articoli in italiano. Corriere.it

Комментариев нет:

Отправить комментарий