L'On. Giulia Grillo, ex Ministro della salute del Movimento 5 Stelle, è intervenuta nel corso del programma di Andrea Lupoli, Genetica Oggi su Radio Cusano Campus, riguardo l'app Immuni, l'assunzione di nuovi medici e la situazione della pandemia nel nostro Paese.
"Lo dico subito non condivido -ha detto l'On.Grillo- la scelta di assumere i medici e gli infermieri con contratto di tipo co.co.co. Siamo sempre nel concetto emergenziale di assunzione e questo non va bene. L'assunzione deve essere strutturale, non emergenziale. Purtroppo nei vari decreti che hanno finanziato tali assunzioni sono previsti contratti co.co.co che non creano personale stabile che lavora molto meglio del personale precario. Quando dicono che vogliono spendere 36 miliardi per il MES chiedo sempre se sia una spesa per assumere personale con sblocco delle assunzioni perché non si possono spendere questi soldi solo per ospedali e dispositivi e continuare ad avere personale precario. Nel mio unico anno in cui ho fatto il Ministro mi sono dedicata anima e corpo ma purtroppo non è bastato."
"Riassumere i medici in pensione è rischioso. Le riporto un esempio personale, le dico che mio padre è medico ed è stato anestesista. Mi ha detto 'torno a lavorare'. Gli ho subito risposto che non esiste, ho paura per lui perché è anziano. Ci sono però anche delle attività che potrebbero essere svolte dal personale in quiescenza perché non li espongono direttamente al virus, per esempio il triage e l'assistenza telefonica dei pazienti domiciliari."
"La medicina del territorio è fondamentale ma noi in Italia l'abbiamo sostenuta solo con gli epidemiologi e con i medici di medicina generale, che fanno quello che possono e che sono una figura che andrebbe riformata perché è vecchia anche nell'impostazione. Ci sarebbe la necessità di sostenere, anche con percorsi sanitari dedicati, la medicina del territorio. Non si può pensare di fare medicina del territorio solo con epidemiologi e medici di base. Siamo molto indietro su questo."
"Non sappiamo questa epidemia quanto durerà, la visione ottimistica che possa finire in un anno non è confermata dagli scienziati e non sappiamo quanto il vaccino riuscirà a controllare il virus, sicuramente ci aiuterà ma non arriverà a Dicembre ma ci vorrà più tempo e non sappiamo se avremo altre sofferenze di natura sanitaria. C'è bisogno di prepararci e di essere attivi organizzandoci da adesso per non rimanere indietro."
"Riguardo l'app Immuni credo che se si vuole far funzionare uno strumento bisogna sacrificare qualcosa come nei paesi asiatici. Così come è pensata Immuni, che garantisce totale privacy, purtroppo non sta facendo quello che poteva fare per la finalità del tracciamento. Bisognava fare una scelta impopolare, forse era meglio sacrificare un po' di privacy piuttosto che economia e vite umane. In Giappone hanno tracciato le persone con le carte di credito, non dico di arrivare a questo ma magari usare un app che faccia il suo dovere. Se arriva un avviso dall'app e io non so se in quel momento avevo la mascherina, se il positivo aveva la mascherina (cosa che fa ridurre dell'80% il rischio del contagio) ma ho solo la data in cui è inserita la segnalazione di positività rischio di avere solo molta ansia come è capitato a me che ho ricevuto una notifica che mi ha messo in agitazione. Sinceramente l'avrei fatta in un'altra maniera. Gli Italiani non la volevano visto che in molti non l'hanno scaricata."
"Riguardo il rischio di un nuovo lockdown posso dire che le attuali misure potrebbero essere sufficienti magari con un 'auto-lockdown' come espresso da qualche scienziato. L'importanza della mascherina non deve essere sminuita. Il Giappone non è stato più in lockdown per l'attenzione dei Giapponesi stessi e l'uso delle mascherine. Restiamo Italiani ma, in senso positivo, per un periodo diventiamo un po' più 'Giapponesini' così da evitare potenziali lockdown."
Source: meteoweb.eu
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