La soddisfazione del marciatore di Vipiteno: «Quattro anni fa siamo partiti alla ricerca della verità, ora siamo a buon punto. Ci aspettiamo l'archiviazione della mia posizione»
Alex Schwazer ha commentato la giornata (e le parole di Giampietro Lago, perito nominato dal gip del Tribunale di Bolzano) con soddisfazione: «Intanto perché la perizia ha escluso un punto, quello del collegamento fra super allenamento e innalzamento dei valori di Dna. Sulla possibilità che questo innalzamento sia provocato dal testosterone, è stata la Wada che non ha voluto fornire dei dati, ma c'è uno studio che smentisce il fatto che la sostanza possa aumentare il Dna in urina. Quanto a una possibile patologia alla base dei valori, non è mai emerso perché un atleta di alto livello che si allena e che fa dei risultati deve stare bene, non è che possa avere una prostatite e fare quaranta chilometri di marcia prima del controllo».
«E ora la Procura…»
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«Ora bisogna vedere che cosa fa la Procura — ha continuato il marciatore di Vipiteno — ci aspettiamo l'archiviazione della mia posizione e poi dipende dalla motivazione. Questa è sicuramente una sfida più dura di qualsiasi gara. La manipolazione sicuramente c'è stata, il problema è dimostrarlo e poi in un secondo momento scoprire chi è stato il mandante . Perché è successo tutto questo? I motivi li tengo per me… Quattro anni fa siamo partiti alla ricerca della verità e ora siamo a buon punto. Ogni volta che si va avanti si scopre qualcosa in più».
14 settembre 2020 (modifica il 14 settembre 2020 | 17:36)
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Source: Gazzetta.it
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