понедельник, 3 августа 2020 г.

Ponte di Genova, tutto pronto per l’inaugurazione  con il presidente Mattarella

A tagliare il nastro del nuovo ponte «Genova-San Giorgio» sarà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che prima del «varo» incontrerà in Prefettura i familiari delle 43 vittime del crollo. La cerimonia vera e propria è prevista per le 18.30 (diretta su corriere.it). Circa 500 gli invitati. Prima e dopo risuoneranno le note di «Creuza de ma» di Fabrizio De André nella versione suonata da 18 artisti italiani. L'appuntamento sarà aperto invece dall'inno nazionale cui seguirà la lettura dei nomi delle vittime. Ci saranno quindi tre minuti di silenzio. Il primo a prendere la parola sarà il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione Marco Bucci, poi il governatore Giovanni Toti, l'ideatore del progetto Renzo Piano e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Dopo il collaudo statico del nuovo ponte, che ha dato esito positivo, coi sarà la verifica di agibilità, necessaria per l'apertura al traffico, prevista per i prossimi giorni.

Il sindaco

«Il ponte sarà aperto tra domani 4 agosto sera e dopodomani 5 mattina», prevede Bucci. «Oggi lanciamo un messaggio di fiducia, competenza e speranza. Così si potrebbero fare tutte le infrastrutture d'Italia, a livello di tutti gli altri Paesi europei. Anzi, anche meglio». A chi gli ha chiesto su chi ricadranno i costi del ponte Bucci ha risposto che «la struttura commissariale ha fatto un contratto a corpo. Stiamo facendo l'esame finale dei conti. Se ci sono motivi validi per giustificare extra costi, saranno fatturati ad Aspi, che ha pagato il ponte finora».

Leggi anche

I parenti delle vittime

Circa l'incrontrro che si terrà nelle prossime ore con il Presidente Mattarella, Egle Possetti del Comitato parenti vittime del Ponte Morando ha commentato così: «La sua richiesta di incontrarci ci ha fatto piacere, forse avrà qualcosa da dirci. Noi gli esprimeremo la nostra sensibilità, lui ha avuto sempre attenzione verso di noi… Oggi si inaugura il nuovo Ponte, ma non bisogna dimenticare che quel crollo è una vergogna nazionale», ha aggiunto.

Il governatore

Dal fronte istituzionale, il governatore della liguria Giovanni Toti ha postato su Facebook un «Benvenuto Ponte Genova San Giorgio: unisci la città e portaci verso un futuro migliore!». Per poi aggiungere: «Senza dimenticare mai le 43 vittime. Il loro ricordo ci ha accompagnato in ogni giorno di lavoro e sarà così per sempre. Il primo pensiero in questa giornata è per chi non c'è più, per le loro famiglie che aspettano giustizia, e noi la pretendiamo con loro. Perché quel ponte non doveva cadere e qualcuno dovrà pagare. Ed è per questo che oggi non sarà una festa. Resta però la soddisfazione per l'impresa riuscita grazie al lavoro di donne e uomini che oggi ringrazieremo e che ci hanno fatto rialzare con fierezza e tenacia. Lo avevamo promesso ed è stato così». Toti e Bucci, un tandem che ha accompagnato l'opera nel corso di questi due anni: «Genova non è in ginocchio. Lo avevamo detto con il sindaco Bucci a poche ore dal crollo di Ponte Morandi — ha aggiunto Toti in conferenza stampa — Eravamo stati anche criticati per questo. Invece avevamo ragione e oggi restituiamo a Genova il suo ponte. In quelle parole pronunciate a caldo, con il dolore che esplodeva in noi ma con le maniche già rimboccate per lavorare, c'era tutto l'orgoglio e la tenacia tipica dei genovesi…La collaborazione tra le due strutture è stata importante. Abbiamo lavorato bene insieme. Abbiamo fatto come le coppie di poliziotti, dove c'è quello buono e quello cattivo… — ha ironizzato — Io ho fatto il poliziotto buono, Bucci quello cattivo. Lo si vede anche dal fisico, io sono quello pacioso, lui è il duro».

Zingaretti

«Nel giorno dell'apertura del nuovo Ponte di Genova il mio pensiero va prima di tutto alle vittime e alle loro famiglie. Quella tragedia rimarrà per sempre scolpita nella coscienza collettiva del Paese». ha invece scritto il segretario Pd, Nicola Zingaretti, sempre su Facebook. «Il nuovo Ponte è oggi un simbolo dell'Italia che, nella memoria, ritrova la speranza nel riscatto e nel futuro», ha aggiunto Zingaretti. «Grazie a Renzo Piano, alla sua generosità e a quella di un popolo, gli italiani, che nei momenti difficili, ha sempre saputo ritrovare la concordia e la determinazione per rialzare la testa».

3 agosto 2020 (modifica il 3 agosto 2020 | 17:59)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Source: Corriere.it

Комментариев нет:

Отправить комментарий