Anche il secondo uomo più potente dell'India ha preso il Covid. E' stato lo stesso Amit Shah, ministro dell'Interno e braccio destro del premier Narendra Modi, ad annunciare con un tweet di essere risultato positivo al virus.
«Sto bene ma sto entrando in ospedale su consiglio dei medici» ha precisato il responsabile del dicastero chiave per la gestione della pandemia. Shah, 55 anni, si è congedato con una raccomandazione: «Chiedo a tutti coloro che sono entrati in contatto con me negli ultimi giorni di mettersi in isolamento e fare il tampone».
Molti si stanno chiedendo se tra questi ci sia lo stesso premier. Un portavoce del ministero dell'Interno si è detto non in grado su due piedi dire quando i due si sono visti l'ultima volta. Di sicuro si sono incontrati nell'ultimo consiglio dei ministri mercoledì scorso, dove, a guardare le immagini circolate sull'incontro, sono state rispettate le distanze e indossate le mascherine.
Certo se ora scattasse la quarantena anche per il premier, sarebbe in parte rovinata la festa del 5 agosto: nel giorno dell'Indipendenza, Modi è stato invitato alla posa della prima pietra del nuovo tempio indù nella città sacra di Ayodhya. Un sito conteso da anni con i musulmani: a novembre una sentenza della Corte Suprema ha posto fine a una disputa storica, dando il via libera alla costruzione del tempio. Una vittoria per i nazionalisti indù al potere, dopo tre decenni di lotte, che ora intendono celebrare.
Senza tralasciare le misure di sicurezza. Nel Paese la curva dei contagi non accenna a diminuire: per il quarto giorno consecutivo l'India ha registrato 50.000 nuovi casi. Nonostante il virus galoppi è in corso un allentamento delle misure: per tentare di rilanciare un'economia agonizzante sono state rimosse le restrizioni alla circolazione di persone e merci tra i vari Stati indiani, ieri è stato revocato il coprifuoco notturno, da mercoledì potranno riaprire le palestre di yoga. Il ministro Shah ha anche deciso di riaprire gli alberghi di New Delhi, usati finora come strutture per la quarantena. Servizi di metropolitana, cinema, piscine, parchi di divertimento, bar, teatri, auditorium e altri luoghi di aggregazione rimarranno invece chiusi fino al 31 agosto.
2 agosto 2020 (modifica il 2 agosto 2020 | 17:07)
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Source: Corriere.it
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