пятница, 14 августа 2020 г.

Cade durante scalata  alla Tavolara, muore l’alpinista Stenghel

Lo chiamavano «il maestro del friabile». Giuliano Stenghel, che tutti gli amici chiamavano Sten, è morto cadendo da una parete sull'isola Tavolara, sulle coste nord-orientali della Sardegna, zone che frequentava da anni e sulle cui pareti a picco sul mare aveva aperto numerose vie di scalata. Dal 1978 era istruttore nazionale di alpinismo del Cai e da qualche anno istruttore emerito. «Riconosco che Dio mi ha fatto per uno scopo, però mi ha voluto alpinista e quando arrampico me lo sento vicino e sono felice», aveva raccontato.

Solidarietà

Sten era anche molto impegnato nel sociale tramite l'associazione Serenella -intitolata alla prima moglie, morta prematuramente — che si occupa di progetti solidali, soprattutto aiutando i bambini. Nel 1998 con alcuni amici aveva promosso «Alpinismo e solidarietà» e nel 2005, con alcuni istruttori di alpinismo delle scuole trentine aveva avviato il progetto «Per-Corso», un corso di alpinismo per ragazzi tossicodipendenti. Ha scritto numerosi libri e racconti di alpinismo, è stato anche protagonista del film a due puntate prodotto dalla Rai Il salto delle streghe, e nel 1998 ha diretto e prodotto il suo primo cortometraggio Il Bimbo.

L'esperienza

Stenghel, 67 anni, trentino di Rovereto, era considerato tra i migliori rocciatori italiani. È precipitato per cause ancora da accertare verso le 11,30 presso Punta La Mandria della Tavolara, il suo corpo è stato recuperato nel primo pomeriggio dalla Guardia costiera e portato a Olbia. Era un alpinista molto esperto, che nel corso della sua lunga carriera aveva aperto oltre 200 vie di grande difficoltà, nell'ultimo mese due solo alla Tavolara, come aveva raccontato nel suo sito Facebook: una dedicata alla madre di un suo caro amico, recentemente scomparsa, e una intitolata al figlio di un altro amico, anch'egli da morto da poco. Sten era legato in particolare al versante meridionale dell'isola sarda, dove si innalza una parete di 600 metri di calcare bianco, gran parte delle vie di arrampicata che aveva qui aperto sono raggiungibili sono in barca.

L'amore per la Tavolara

«Con tutte le montagne del mio Trentino, perché mi sono lasciato sedurre e ammaliare dal fascino di un posto tanto lontano?», aveva scritto Stenghel in Isola Tavolara-Una montagna in mezzo al mare.«Di preciso non lo so, ma le forme cariche di mistero di quello scoglio in mezzo al mare mi hanno completamente catturato. C'è qualcosa che provo dentro, che ho avvertito sin dal principio, una strana sensazione ed emozione, come se qualche forza misteriosa mi avesse chiamato in quei luoghi».

14 agosto 2020 (modifica il 14 agosto 2020 | 16:57)

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Source: Corriere.it

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