понедельник, 27 июля 2020 г.

Zanardi è stato operato al San Raffaele: «Condizioni di nuovo stabili»

Alex Zanardi è stato operato nuovamente. Questa volta — la quarta, dopo l'incidente del 19 giugno, avvenuto vicino a Pienza, Siena, mentre con la sua handbike prendeva parte a una staffetta benefica — all'ospedale San Raffaele di Milano, dove si trova dallo scorso venerdì.

A comunicarlo è lo stesso ospedale: «Il giorno successivo al trasferimento presso la terapia intensiva neurochirurgica, diretta dal professor Luigi Beretta», si legge in una nota del nosocomio milanese, «il paziente è stato sottoposto a una delicata procedura neurochirurgica eseguita dal professor Pietro Mortini, direttore dell'Unità Operativa di Neurochirurgia, per il trattamento di alcune complicanze tardive dovute al trauma cranico primitivo».

Le condizioni del campione paralimpico, ex pilota di Formula 1 e due volte campione di Formula Cart, sono tornate «stabili»: un passo in avanti, dopo l'instabilità intervenuta lo scorso giovedì, a causa della febbre. «Al momento», continua la nota, «gli accertamenti clinici e radiologici confermano il buon esito delle cure». Zanardi resta ancora ricoverato in terapia intensiva.

Dopo lo schianto con un camion, avvenuto per ragioni ancora non del tutto chiare (qui la video ricostruzione in 3D), Zanardi aveva subito quello che, nella terminologia medica, viene definito un «fracasso facciale» — una frattura di gran parte delle ossa del volto. Il quadro neurologico era grave e al momento resta tale.

Il 21 luglio, dopo un mese di ricovero all'ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena, dove aveva subito tre interventi chirurgici, Zanardi era stato trasferito in un centro di neuro-riabilitazione — Villa Beretta, a Costa Masnaga.

Dopo la riduzione graduale della sedazione, il quadro clinico generale — pur nella sua gravità — sembrava incoraggiante. Il figlio di Zanardi, Niccolò, aveva detto al Corriere che il padre «ha davanti a sé un percorso ancora lunghissimo, ma i segnali sono incoraggianti. Non è più in pericolo di vita, il suo recupero è stato molto più veloce di quanto ci aspettassimo».

Il responsabile del Centro di Costa Masnaga che lo aveva accolto martedì per cominciare il percorso di riabilitazione, Franco Molteni, aveva avvertito però che «un paziente stabilizzato è un paziente che è finito sott'acqua, che è stato recuperato ed è riaffiorato a pelo d'acqua. Ma il problema sono le nuove onde che possono arrivare e riportarlo giù».

Robusto Biagioni, il dottore che aveva soccorso Zanardi poco dopo l'incidente, al Corriere ha spiegato che la «fase ondulatoria» delle sue condizioni — «con riprese che vanno oltre le più ottimistiche aspettative e peggioramenti improvvisi che possono lasciare sconcertati» — potrebbe durare a lungo, anche un anno.

Nel corso della sua carriera, Zanardi ha subito un altro incidente gravissimo, il 15 settembre 2001, quando durante una gara del campionato di Formula Cart, nel circuito tedesco del Lausitzring, aveva perso entrambe le gambe. Tre mesi dopo lo schianto, il pilota italiano era di nuovo in piedi, a Bologna, e riceveva il Casco d'oro da Michael Schumacher.

Ora Zanardi si trova di fronte a una nuova, durissima sfida: «ma papà ce la farà, anche questa volta», ha detto il figlio Niccolò, «e un giorno ne parleremo, la racconterà a me e ai miei figli».

Source: Corriere.it

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