среда, 29 июля 2020 г.

Strage di Bologna, il terrorista nero intercettato: «Fioravanti ha i soldi…»

«Ma la strage di Bologna l'hanno fatta loro…?» «Si, sicuramente, sono stati loro». «Loro» sono Giusva Fioravanti e Francesca Mambro, condannati all'ergastolo proprio per la bomba del 2 agosto 1980 alla stazione del capoluogo emiliano che uccise 85 persone. A pronunciare quelle parole sono Carlo Maria Maggi, ordinovista a sua volta condannato per la strage di piazza della Loggia a Brescia e i suoi familiari. Il colloquio è contenuta in una intercettazione risalente al 1996 e ora allegata al fascicolo della nuova inchiesta sull'attentato di Bologna.

La conversazione si svolge tra Carlo Maria Maggi e il figlio. «Il giudice ha da giorni… ha tracciato che la Mambro e Fioravanti…», chiedeva il figlio, «hanno fatto la strage di Bologna?. Risposta del padre: «Sì sicuramente…sono stati loro». Maggi senior dice poi un'altra frase che rischia di diventare rilevante: «Intanto lui (Fioravanti) ha i soldi…». A quel punto interviene la moglie dell'ordinovista con un perentorio «Taci…» e in sottofondo si sente una tv ad alto volume che trasmette un tg con notizie sulla strage di Ustica.

«Ustica — aveva proseguito Maggi — è stato… un episodio di guerra fredda, come ha detto questo qua; perché la strage di Bologna è stato un tentativo di confondere le acque, capisci?! Per far dimenticare Ustica». La moglie allora replica: «Sì..? Dove c'è scritto che…». E Maggi: «Su tutti i giornali ben pensanti…». «E i tuoi cosa dicono? E tu quello che sai?», chiede il figlio. Maggi: «Lo so perché è così». Poi poco dopo, di nuovo parole di Maggi: «Ma in pratica già qua nei nostri ambienti… erano in contatto con il padre di sto' aviere… e dicono che portava una bomba, ecco! Io pensavo che.. in cui 100 era… era alla stazione, c'era perfino…» E seguono parole incomprensibili.

L'allusione al denaro fatta da Maggi si ricollega a una informazione in possesso dei magistrati di Bologna: il capo della P2 Licio Gelli avrebbe fatto avere ai Nar (formazione di cui facevano parte Fioravanti e Mambro) un anticipo in denaro per l'esecuzione della strage alla stazione. Un milione di dollari in contanti, prelevati da un conto svizzero e consegnati ai terroristi neofascisti dal Venerabile Maestro in persona. Sempre da Gelli sarebbero partiti soldi per esponenti della destra che invitavano a seguire piste alternative nelle indagini sulla bomba alla stazione.

Giusva Fioravanti e Francesca Mambro sono stati condannati definitivamente all'ergastolo quali esecutori materiali della strage; entrambi sono tornati in libertà. Si sono sempre proclamati estranei a quel gesto. Carlo Maria Maggi, medico veneziano, è stato invece stato riconosciuto tra i mandanti della bomba di piazza della Loggia (28 maggio 1974, 8 morti). È morto nel 2018. La procura di Bologna, il 20 febbraio scorso ha invece inviato quattro avvisi di conclusione indagine per concorso e depistaggio nella strage di Bologna; nell'ambito di questa indagine è scaturita la «pista del denaro» che identifica in Licio Gelli e nella P32 i mandanti della bomba del 2 agosto 1980.

29 luglio 2020 (modifica il 29 luglio 2020 | 17:35)

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Source: Corriere.it

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