
Maurizio Mangialardi, 55 anni, sindaco di Senigallia e presidente dell'Anci marchigiana, sarà il candidato del Pd alla guida della Regione Marche: lo ha deciso la direzione regionale del partito dopo più di tre ore di dibattito. Il suo nome verrà proposto alle forze di centrosinistra, attraverso incontri bilaterali che inizieranno martedì. Sul nome di Mangialardi sono convenuti 35 dei 39 componenti presenti al vertice dem, uno dei quali non ha votato (4 erano gli assenti); si sono espressi contro la candidatura Marco Lucchetti e Valeria Picardi, mentre Romano Carancini, sindaco di Macerata, si è astenuto.
A rendere possibile la convergenza sul nome di Mangialardi è stat o il passo indietro del governatore uscente, Luca Ceriscioli, e un documento di sostegno da parte di una novantina di sindaci marchigiani. Lunedì pomeriggio è in programma un vertice tra tutti i potenziali alleati del Pd (Articolo Uno, Azione, Diem 25, Italia in Comune, Italia Viva, Le nostre Marche, +Europa, Uniti per le Marche), che però avevano già fatto sapere di preferire una candidatura civica. Il segretario del Pd Marche, Giovanni Gostoli, dovrà dunque portare gli alleati a convergere su un percorso diverso da quello disegnato finora: da un candidato della società civile a un esponente dem.
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Mangialardi ha auspicato la nascita di «un nuovo progetto per la Regione», capace di «tenere dentro» il perimetro dei partiti della coalizione anche le aggregazioni civiche. Ma la forza della candidatura parte innanzitutto dalla sua condivisione con gli alleati, «senza pregiudizi», nella consapevolezza che il nome indicato dal Pd «in questi anni ha sempre dialogato anche con pezzi che non erano organici al partito». Il candidato in pectore ha provato a strizzare l'occhio anche a Sauro Longhi, ex rettore della Politecnica — «Mi piacerebbe averlo nella coalizione» —, nome gradito ai 5 Stelle, anche se nelle Marche il Movimento non sembra disponibile a un accordo con il Pd. Soddisfatto della candidatura il vicesegretario dem Andrea Orlando, presente alla direzione regionale: «Si è trovato un grado di unità nel Pd locale, punto di partenza per allargare la coalizione».
1 marzo 2020 (modifica il 1 marzo 2020 | 18:47)
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