суббота, 7 марта 2020 г.

Coronavirus, cosa succede in Europa: i contagi, le vittime, le misure. Il dossier su Francia, Germania e altri Paesi

1) Quanti sono i casi?

FRANCIA I positivi sono 613, dei quali 9 morti e 12 guariti (al 6 marzo). Rispetto al giorno precedente i nuovi casi sono 138, il che indica un aumento molto pronunciato rispetto all'inizio della crisi, a fine gennaio. Le persone ricoverate in rianimazione, giovedì 5 marzo, erano 23. Molti casi positivi non sono tenuti in ospedale: soprattutto negli ultimi giorni si è deciso di ricoverare solo i casi gravi. I primi tre malati sono stati individuati il 24 gennaio, tre persone di origine cinese tornate da Wuhan.

GERMANIA Al 6 marzo c'erano 670 casi ufficiali di Coronavirus in 15 su 16 Laender tedeschi, la sola eccezione è la Sassonia-Anhalt. Non ci sono ancora decessi, ma un uomo è in fin di vita in una clinica di Aaachen, nel Nord Reno Vestfalia. Il primo caso ufficiale riconosciuto in Germania risale al 28 gennaio scorso e si è verificato in Baviera nella provincia di Starnberg. Ma probabilmente già prima, secondo la lettera di un gruppo di medici tedeschi pubblicata sul New England Journal of Medicine, un uomo tedesco di 33 anni originario di Kaufering, sarebbe stato il primo europeo a infettarsi, entrando in contatto con la dipendente cinese dell'azienda per cui lavora, la Webasto.

REGNO UNITO Sono 163 (30 diagnosticati nelle ultime 24 ore). Una sola vittima: si tratta di una donna di 75 anni che aveva altri problemi di salute, ricoverata al Royal Berkshire Hospital di Reading. La settimana scorsa era morto un britannico sulla nave da crociera Diamond Princess, ma era un residente all'estero e non è entrato nelle statistiche ufficiali. Sono guarite 18 persone. 45 si sono auto-isolate.

SPAGNA In Spagna sono stati registrati al 6 marzo 386 casi, in aumento costante, tra positivi ospedalizzati, morti e guariti in 17 regioni (indenni finora l'enclave di Ceuta e Melilla in Marocco). Otto le vittime accertate. La prima, il 13 febbraio, è un uomo di 69 anni che aveva viaggiato in Nepal. Il primo positivo al Coronavirus ufficializzato, il 2 febbraio, è stato un turista tedesco (asintomatico) in vacanza a Tenerife. Ogni comunità autonoma tiene il conto dei propri contagiati e il dato globale è aggiornato due volte al giorno nel sito del Ministero della Sanità. Nelle statistiche fornite non si fanno distinzioni tra pazienti ricoverati e i casi meno gravi trattati a domicilio. La comunità più colpita è quella di Madrid, seguita con molto distacco, dalla Catalogna (90 casi a 24, al sei marzo).

Per approfondire

BELGIO In Belgio il 6 marzo sono stati indicati 56 nuovi casi arrivando a quota 109, ma testano solo i casi gravi, sulla massa c'è un preciso ostruzionismo delle autorità sanitarie con una lettera ai medici che stabilisce una procedura complicata (e scoraggiante).

OLANDA I positivi sono 128, il 6 marzo il primo morto, un 86enne. Il 27 febbraio la prima diagnosi, a Tilburg: un uomo che aveva viaggiato in Nord Italia

SVEZIA Sono 101 casi. La prima paziente, una donna di Jönköping, è stata trovata positiva il 31 gennaio. Tornava da un viaggio a Wuhan e prima di riscontrare alcun sintomo si era auto-quarantenata: il suo caso viene citato come esempio di «condotta corretta»: si pensa infatti che non abbia contagiato nessuno. Il secondo caso è arrivato il 26 febbraio: da un trentenne che aveva viaggiato in Italia. Da lì, è partita l'epidemia.

2) Quanti tamponi sono stati fatti?

FRANCIA All'inizio, sono stati fatti solo a chi rispondeva a due criteri concomitanti: sintomi influenzali, e anche ritorno da regioni a rischio (Cina, Corea del Sud, Singapore, Lombardia e Veneto in un primo momento poi tutta Italia). Ora i criteri sono allargati ai «contatti» (chi ha condiviso gli stessi ambienti o hanno avuto un contatto a meno di un metro con una persona risultata positiva). Gli ospedali sono in grado di realizzare migliaia di test al giorno, i risultati arrivano in 3-5 ore. È previsto di aumentarne il numero nella «fase 3» (epidemia conclamata), definita «inevitabile» da Macron. In ogni caso, viene fatta una «preselezione» e il numero di test effettuati è molto inferiore a quello italiano: lunedì scorso erano intorno a 1000 quando in Italia avevano già superato i 20 mila.

GERMANIA I tamponi vengono fatti «a ritmo intenso», come ha spiegato il Robert Koch Institut, l'autorità che monitorizza e valuta la situazione in Germania. Vengono presi a chiunque abbia avuto contatti certi con malati di Covi-19 o proviene da Paesi a rischio o presenta sintomi evidenti, ma non a chi ha semplici sintomi influenzali. Il numero dei tamponi non viene fornito, perché se sono negativi vale la legge sulla privacy, molto restrittiva in Germania. Il Robert Koch Institut ammette che ci possano essere cifre nascoste, cioè casi non dichiarati o conosciuti, ma è sicuro che si tratti di numeri non significativi.

REGNO UNITO Il test non viene effettuato su tutti i pazienti che presentano sintomi, solo sui malati gravi o chi dice di essere stato all'estero.

SPAGNA Il governo spagnolo ha deciso di mantenere riservate le informazioni sul numero di tamponi praticati. Da informazioni giornalistiche si sa che i test vengono effettuati certamente su chi ha avuto contatti con malati o presenta sintomi assimilabili al contagio da Covid-19. In questo caso i prelievi vengono effettuati a domicilio e i risultati comunicati nell'arco di 48 ore circa.

BELGIO Provenienti dal Nord Italia con febbre hanno chiesto di fare il tampone e medici/ospedali li hanno rimbalzati…

OLANDA I tamponi si fanno a chi "presenta febbre e sintomi respiratori insieme", o è stato in un'area a rischio negli ultimi 14 giorni.

SVEZIA L'autorità di salute pubblica ha cambiato indirizzo: il test si farà di routine a chi ha sintomi respiratori di qualunque tipo, con priorità ai più gravi. E da fine febbraio il governo ha disposto che si possano fare i tamponi anche a casa, per evitare contagi in ospedale o affollamenti di pronto soccorso e ambulatori.

3) Ci sono focolai dell'epidemia accertati?

FRANCIA Sì. I principali finora sono nell'Oise (sopra Parigi), nella vicina Val d'Oise, nel Morbihan (Bretagna), in Alta Savoia e nell'Haut-Rhin, in Alsazia.

GERMANIA La Codogno tedesca è il Landkreis di Heinsberg, nel Nord Reno-Vestfalia. Le regioni più colpite sono il Nord-Reno Vestfalia, il Land più popoloso, dove si registrano più della metà dei casi di contagio tedeschi. A seguire il Baden-Wuerttenberg con 100 infettati e la Baviera, con 80.

REGNO UNITO No

SPAGNA Non ci sono località considerate focolai, ma nel centro di Madrid, a pochi passi dal Parco de Retiro, è scattato l'allarme in una residenza per anziani, dove il 3 marzo è deceduta una donna di 99 anni per Coronavirus e altri 15 anziani e un'infermiera sono risultati positivi.

BELGIO No, per il momento.

OLANDA L'area dove si concentrano più casi è il Nord Brabante, con 17 positivi, e il gruppo di contagiati più nutrito è a Houten, vicino Utrecht (9)

SVEZIA Il 60% dei contagi è a Stoccolma. 4) Ci sono contagi dall'Italia?

FRANCIA Dopo alcuni contagi dall'Italia, si moltiplicano i casi sviluppati dall'interno, senza che sia possibile risalire al paziente zero di un particolare focolaio.

GERMANIA La maggior parte dei malati ha contratto il Coronavirus in Germania. I contagi dall'Italia sono una sessantina, dall'Iran 15.

REGNO UNITO Sono 10 i casi per i quali la Sanità non ha una spiegazione e che di conseguenza sono contagi interni. L'unica vittima era tra questi: non aveva viaggiato all'estero. Il resto, invece, sembra aver contratto il virus in altri paesi o essere stato in contatto con persone che provenivano da fuori.

SPAGNA Sì, l'Italia è spesso citata come luogo di provenienza o di passaggio delle persone infettate. La situazione più critica è quella dell'hotel di Costa Adeje sull'isola di Tenerife, dove una coppia italiana è risultata positiva al tampone, cinque connazionali sono stati ricoverati in ospedale e altri cinque sono in isolamento sotto osservazione in albergo. Altri casi, in Catalogna e Cantabria.

BELGIO I primi contagi sono stati attribuiti a chi proveniva dal Nord Italia e dalla Francia. In un comune di Bruxelles, Woulowe Saint Lambert, abitato da molti italiani, il borgomastro ha imposto la quarantena per gli uffici pubblici a chi era stato recentemente nel Nord italia.

OLANDA «La maggioranza dei positivi» rientrava da viaggi in nord Italia o aveva avuto contatti stretti con altri contagiati, spiega il sito dell'Istituto nazionale di Sanità.

SVEZIA Arriva da viaggi organizzati in Italia la maggioranza dei contagiati.

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5) Come regge il sistema sanitario?

FRANCIA è la preoccupazione più grande. A Parigi in preparazione tende per allestire nuovi reparti dove curare i casi più gravi. L'indicazione è ricoverare solo le persone con i sintomi più seri, e tutte le misure vengono decise con l'intento di distribuire la crisi nel tempo.

GERMANIA La situazione degli ospedali varia a seconda dei Land. Quelli delle regioni meno colpite ancora reggono più o meno bene lo stress. Sul modello di quanto ha fatto a Berlino la Charitè, il più grande policlinico d'Europa, vengono erette tende all'esterno degli edifici principali per eseguire i test in condizioni di sicurezza. Critica è invece la situazione del sistema sanitario nel Nord Reno Vestfalia, dove il personale medico e paramedico da ieri non osserva più il severo (e assurdo per alcuni) protocollo del Koch Institut, che prevede la quarantena per ogni dottore o infermiere che entra in contatto con un malato di Covid-19: vista la situazione, il personale non sarebbe più sufficiente a gestire l'emergenza. Ci sono diversi casi di medici e paramedici contagiati: uno proprio ad Aachen, dove adesso l'intera struttura nella quale operava (45 persone) rischia di esser messa in quarantena, senza possibilità di sostituzione.

REGNO UNITO Sono 30 gli ospedali del Regno Unito designati centri per il Coronavirus. In tutti gli ospedali sono state istituite unità di isolamento per la diagnosi di pazienti che presentano sintomi (non per la cura). Il governo ha chiesto a chi ha sintomi di non recarsi al pronto soccorso o dal medico e di procedere con una diagnosi telefonica e seguire le indicazioni su dove recarsi (chiamando il numero verde dell'NHS, 111).

SPAGNA Quasi duecento medici internisti sono stati messi in quarantena a titolo precauzionale, da tre giorni, nei Paesi Baschi, in Andalusia e nella regione di Madrid, per essere stati in contatto con pazienti o con i 13 colleghi risultati positivi. La comunità più colpita è quella basca, con un centinaio di medici isolati e altrettanti sotto osservazione.

BELGIO Silenzio, ma i casi dichiarati sono pochi.

6) Ci sono altre zone rosse?

No, in nessun Paese d'Europa. L'unica, piccolissima zona rossa è Heinsberg, nel Nord Reno Vestfalia, in Germania

7) Quali misure sono state prese per le scuole e i trasporti?

FRANCIA Le scuole sono state chiuse finora nei principali focolai, circa 150 istituti in totale. Nell'Haut-Rhin, dove i casi si sono moltiplicati per otto nelle ultime 48 ore e sono adesso 81, a partire da sabato 7 marzo verranno chiuse altre 100 scuole. In tutta la Francia gli eventi — concerti, manifestazioni varie — che prevedano la presenza al chiuso di oltre 5000 persone.

GERMANIA Sulle scuole in Germania vale il federalismo. Scuole e asili nido sono chiusi fino al 14 marzo ad Heinsberg e fino all'8 marzo in tutta la Baviera. Nel resto del Paese, Nord Reno-Vestfalia compreso, si procede caso per caso. Si registrano quindi chiusure di singoli istituti pubblici o privati, legate a casi sospetti o a contagi ufficialmente confermati, un po' in tutti i 15 Laender dove è presente il virus. Lufthansa ha messo a terra un quarto della flotta, cancellando oltre 7 mila voli fino alla fine di marzo. Il governo sconsiglia fortemente i viaggi verso i Paesi a rischio: Cina, Giappone, Corea del Sud, Iran, Thailandia. Anche le regioni del Nord Italia sono nella lista, che ieri è stata allargata al Trentino-Alto Adige. Chiunque si rechi in questi posti, sarà sottoposto a quarantena obbligatoria al rientro in Germania. A Düsseldorf, capitale del Nord Reno Vestfalia, è stato svuotato un centro di accoglienza per rifugiati e i suoi 100 ospiti distribuiti in altre strutture: il centro è destinato a diventare una «stazione di quarantena» nel caso di un aggravarsi dell'emergenza.

REGNO UNITO Sono state chiuse le scuole dove sono stati identificati casi, al momento si tratta di quattro istituti. Tante scuole hanno introdotto per gli allievi i gel disinfettanti e mandato questionari ai genitori sui viaggi intrapresi di recente da familiari e parenti stretti.

SPAGNA Scuole e università restano aperte. Nessuna misura è stata presa riguardo al trasporto pubblico, salvo a Madrid la raccomandazione di evitare i mezzi nelle ore di punta. Per il momento non ci sono limitazioni neppure ai viaggi per le zone più colpite nel mondo: Cina, Corea del Sud, Giappone, Singapore, Italia.

BELGIO No, a parte il caso di cui sopra del comune di Bruxelles, Woulowe Saint Lambert, abitato da molti italiani, dove il borgomastro ha imposto la quarantena anche agli studenti che sono stati recentemente nel Nord italia.

OLANDA Nessuna: il sito del governo ha approntato un Q&A nel quale spiega espressamente che non c'è «alcun bisogno» di chiudere le scuole e che i bambini, anche se di ritorno da una vacanza in Italia, vanno tenuti a casa solo se hanno sintomi.

SVEZIA I voli da e per l'Iran sono stati bloccati. Il ministero degli Esteri ha sconsigliato i viaggi «non essenziali» in Italia e Corea del Sud. Per ora non ci sono misure di chiusura delle scuole, né di restrizioni ai viaggi di lavoro; molte aziende con personale all'estero, però, lo stanno richiamando.

8) A che livello è l'allerta del governo?

FRANCIA Il piano epidemiologico approvato nel 2011 prevede tre fasi: nella prima, si cerca di impedire l'ingresso del virus. Nella seconda, quella attuale, si cerca di limitarne la diffusione nei focolai già individuati. Nella terza fase, la cui proclamazione è imminente, il virus circola in tutto il territorio nazionale e l'obiettivo è limitarne gli effetti, estendendo a tutto il Paese i provvedimenti già presi nei focolai.

GERMANIA Il ministero della Sanità ha imposto il divieto all'esportazione di ogni tipo di mascherine, maschere per respirare, abiti protettivi e guanti sterili. «Tutti i mezzi di difesa devono essere messi a disposizione del nostro sistema sanitario», è la motivazione. Grandi eventi economici e culturali sono stati cancellati: la Borsa Internazionale del Turismo di Berlino, la Fiera del Libro di Lipsia, quella dei costruttori di Monaco. Rinviata per il momento da aprile a luglio la Hannover Messe, la più grande del mondo per l'industria e l'automazione.

REGNO UNITO Dopo il letargo iniziale, il Regno Unito è in stato di allerta. Quattro le fasi identificate: contenimento, ritardo, ricerca, diminuzione. Siamo nella prima fase. Non è stata annunciata l'epidemia ma il governo ha sottolineato che un grave aumento dei casi è inevitabile. Tra le preoccupazioni, oltre al servizio sanitario, c'è la distribuzione del cibo. I supermercati hanno fatto sapere che c'è stata un'impennata negli acquisti di cibo a lunga scadenza e che il ritmo attuale non è sostenibile. Sono aumentati inoltre i clienti che fanno la spesa online e i supermercati non hanno abbastanza furgoni per le consegne. Il governo ha consigliato a tutte le aziende di prepararsi alla possibilità che un quinto dei dipendenti si ammali.

SPAGNA Non è stata varata per adesso alcuna restrizione ufficiale per evitare affollamenti, anche se il ministero della Sanità ha raccomandato di programmare a porte chiuse gare e competizioni sportive nelle «zone a rischio». Ma gli organizzatori del Rally Costa Brava, una gara di auto d'epoca fissata per il 13 e 14 marzo, nella provincia catalana di Girona, hanno deciso di escludere i partecipanti provenienti da Paesi con alto numero di contagiati, tra cui l'Italia. La Conferenza Episcopale ha disposto invece che fosse ritirata l'acqua benedetta dall'acquasantiera nelle chiese e che la stretta di mano al momento dello scambio di un segno di pace sia sostituita da una leggera inclinazione del corpo.

BELGIO L'allerta è salita molto soprattutto nelle istituzioni europee di Bruxelles. A livello nazionale il primo vero allarme è stato per la carenza di mascherine (perché Germania e Francia hanno bloccato le esportazioni).

OLANDA In apertura del sito del governo (government.nl) è stata pubblicata una pagina di informazioni su ogni aspetto dell'epidemia. Non ci sono annunci di misure differenti.

SVEZIA L'agenzia di salute pubblica (Folkhälsomyndigheten) considera il livello di rischio «moderato»: 3 punti su una scala di cinque. Per ora, una nota del governo spiega espressamente che la quarantena si mette in atto solo se estremamente necessaria, perché sono misure che violano molti diritti umani — libertà di movimento, di riunione e così via.

9) Quali controlli ci sono per chi arriva dall'Italia e dall'estero?

FRANCIA Non ci sono controlli particolari negli aeroporti francesi, per adesso. Nuovi provvedimenti potrebbero essere presi nelle prossime ore.

GERMANIA Chi arriva in Germania dall'estero (non dalle zone a rischio) con qualsiasi mezzo di trasporto non viene al momento sottoposto ad alcun controllo. Gli o le viene tuttavia chiesto di riempire un formulario, per garantire la sua reperibilità nei prossimi trenta giorni.

REGNO UNITO Pochi e rari. A Heathrow ad esempio le precauzioni adottate riguardano le strutture, con scale, bagni e ascensori disinfettati con maggiore frequenza.

SPAGNA Non ci sono al momento controlli sanitari sui passeggeri in partenza e transito dagli aeroporti spagnoli, ma secondo El Independiente , Enaire (la società pubblica responsabile della gestione del traffico aereo) prepara un piano per proteggere dal contagio i controllori di volo, per scongiurare quarantene nelle torre di controllo. Per esempio gli operatori in servizio non potranno passare da un centro di controllo all'altro.

BELGIO Nessun controllo specifico negli aeroporti e nel resto del Paese.

OLANDA Non ci sono controlli speciali. ««Se dovessimo controllare tutti i passeggeri in arrivo negli aeroporti del Paese», recita il sito dell'Istituto di Sanità, nelle schede messe a disposizione del pubblico, «scopriremmo solo un sacco di raffreddori e influenze».

SVEZIA Sul sito Krisisinformation.se, un sito apposito, c'è una sezione apposita che spiega l'assenza di controlli speciali negli aeroporti: «Queste misure sono efficaci solo se si possono tracciare i voli diretti, senza scali, e da Wuhan alla Svezia per esempio non ce ne sono».

10) Il governo sta valutando misure economiche straordinarie?

FRANCIA Il governo sta varando aiuti fiscali e finanziari per le aziende messe in difficoltà dall'epidemia.

GERMANIA Non ci sono ancora misure economiche straordinarie, ma cresce la pressione degli imprenditori perché il governo intervenga. Secondo un documento della BDI, la Confindustria tedesca, il calo nella produzione nell'export è pesante e rischia di azzerare le già deboli previsioni di crescita per quest'anno. Il ministro delle Finanze, Olaf Scholz, si è detto pronto a mobilitare miliardi nel caso di crisi congiunturale.

REGNO UNITO Il governo ha stanziato oggi altri 46 milioni di sterline per la ricerca di un vaccino e di un test rapido, il totale dall'inizio della crisi arriva così a 91 milioni per il virus e 65 milioni per un vaccino.

SPAGNA Non sono state annunciate per ora misure economiche o fiscali straordinarie dal governo.

BELGIO Nessuna misura straordinaria.

OLANDA Le misure sono state discusse a porte chiuse nell'ultimo consiglio dei ministri, e non divulgate dalla stampa. Il ministro della Salute Bruno Bruins invita per ora semplicemente a rimanere calmi e ad aggiornarsi sul sito dell'Istituto nazionale di sanità.

SVEZIA La sola misura presa finora è stata classificare come «malattia socialmente pericolosa» il Covid-19: solo con questa definizione è possibile prendere rapidamente misure di quarantena, ove fossero necessarie.

11) Come ne parla la stampa?

FRANCIA Il coronavirus è l'argomento principale dei media dai primi giorni della crisi internazionale, con qualche pausa legata alla riforma delle pensioni. Ma la copertura e l'interesse sono simili a quelli italiani, tenuto conto che la Francia è il secondo Paese in Europa dopo l'Italia per gravità della situazione.

GERMANIA I giornali fanno coperture a tappeto da dieci giorni a questa parte. Soprattutto con live-ticker, i blog in diretta 24/7 con il continuo aggiornamento della situazione. I toni sono in generale misurati (con l'eccezione della Bild, ma è la regola per un giornale popolare). Forte presenza di scienziati ed esperti.

REGNO UNITO Sino alla settimana scorsa, il Coronavirus era trattato dalla stampa principalmente come un problema estero. Adesso è sulle prime pagine di tutti i giornali, ma la copertura, rispetto all'Italia, è ancora relativamente contenuta. Il Guardian, ad esempio, oggi ha la parte alta della prima pagina sul primo decesso in Gran Bretagna e un approfondimento a pagina 8 e 9.

SPAGNA La stampa nazionale e locale ha iniziato a seguire gli sviluppi della diffusione del Coronavirus fin dagli esordi in Cina, ma senza eccessivo allarmismo. I titoli di apertura dei giornali sono riservati all'epidemia. On line quasi tutti i quotidiani nazionali hanno aggiornamenti «in diretta», consigli pratici e delucidazioni scientifiche.

BELGIO I giornali belgi iniziano a titolare chiedendosi se il Paese rischia una situazione emergenziale "all'italiana".

OLANDA Il primo morto, di oggi, apre le homepage dei maggiori quotidiani, ma non c'è molto altro: toni bassi, poche notizie, per ora.

SVEZIA A oggi non c'è quasi nulla sulle homepage dei principali quotidiani. Nei giorni scorsi, al crescere dell'epidemia, se n'è parlato.

Leggi articoli in italiano. Corriere.it

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