Un incendio ha quasi completamente distrutto un appartamento al sesto piano di uno stabile di via Civitali, a San Siro. Nel rogo sono rimaste ferite quattro persone. Le conseguenze più gravi per un 46enne che si trova ora ricoverato al Centro grandi ustionati del Niguarda dove è stato trasportato dal 118 in codice giallo. Ha ustioni su varie parti del corpo ed è stato sottoposto a trattamento in camera iperbarica per le conseguenze dell'inalazione di fumo. Problemi respiratori dovute al denso fumo anche per una 72ennne che è stata ricoverata al Fatebenefratelli. Mentre gli altri due inquilini dell'appartamento, un 73enne e la badante filippina di 47 anni, sono stati portati al San Carlo in codice verde ma non hanno avuto alcuna conseguenza.
L'incendio è scoppiato intorno alle 12.40 quando al centralino del 112 è arrivata la segnalazione di fumo denso proveniente da un appartamento al sesto piano. Sul posto oltre ai vigili del fuoco intervenuti con diversi mezzi, anche tre ambulanze del 118, un'automedica e un'autoinfermieristica. I pompieri hanno portato in salvo gli inquilini dell'appartamento e anche il cane. L'animale è stato estratto in condizioni molto gravi a causa del fumo. Per estrarre i quattro feriti e metterli in salvo lungo le scale sono stati utilizzati i cosiddetti «cappucci di salvataggio». Si tratta di una sorta di «caschi» in materiale leggero — simili, anche se meno complessi, ai caschi Cipap usati per ossigenare i pazienti affetti da coronavirus — che sono collegati alla bombola di ossigeno in dotazione ai vigili del fuoco. I caschi vengono posti sopra la testa dei feriti durante le fasi di soccorso e permettono alle vittime di respirare aria compressa nonostante il fumo denso. Ad innescare le fiamme, secondo un primo esame e stando al racconto diretto dei feriti, sarebbe stato un caricabatterie, sembra di un cellulare, che si trovava sul letto. Il rogo è infatti partito dalla camera da letto dell'appartamento.
15 luglio 2020 | 17:41
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Source: Corriere.it
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