пятница, 10 июля 2020 г.

Il Bioparco cerca il nome per le due leoncine appena nate

Saranno i bambini che sui canali social del Bioparco di Roma, daranno un nome alle due leoncine appena nate. Le femmine di leone asiatico, una delle specie più a rischio estinzione del pianeta, sono venute alla luce il 29 aprile scorso nell'oasi degli animali nel cuore di Villa Borghese. I genitori sono la femmina Sajani, nata nel 2013 nello Zoo di Magdeburg, in Germania, e il giovane maschio Ravi, nato nel 2016 presso lo zoo di Planckendael, in Belgio, entrambi poi accolti nel Bioparco della Capitale.

Un'evento storico per il giardino zoologico, che venerdì ha «battezzato» le nuove arrivate, alla presenza della sindaca Virginia Raggi e del presidente della Fondazione Bioparco Francesco Petretti. «La nascita di questi due cuccioli di leone è un'ottima notizia, un vero e proprio simbolo di speranza e rinascita» il commento della prima cittadina. Le leoncine sono in ottima salute e solo da qualche giorno stanno prendendo confidenza con il recinto esterno, nelle prime settimane mamma e cuccioli, che alla nascita sono ciechi e non autosufficienti, sono rimasti al sicuro nelle aree interne per consentire ai piccoli di ambientarsi.

Il leone asiatico un tempo popolava un territorio vastissimo dal Mar Mediterraneo all'India, ma oggi ne sopravvivono in natura circa 500 esemplari presenti unicamente nella piccola riserva del Gir e nelle aree limitrofe, nell'India nord-occidentale. La popolazione di leoni è minacciata a causa della distruzione dell'habitat, ma soprattutto dal bracconaggio e dai conflitti con le attività antropiche generati dalla vicinanza dell'uomo ai territori di questi felini. Il Bioparco, insieme alla comunità internazionale degli Zoo, partecipa a programmi di conservazione mirati alla sua salvaguardia aderendo al programma europeo EEP (Eaza Ex Situ Programme), coordinato dall'Associazione Europea degli Zoo e Acquari (Eaza).

«Durante il lockdown, a seguito del crollo dei flussi turistici — ha spiegato Francesco Petretti —, la "sesta estinzione" ha subito una fortissima accelerazione in tutto il Pianeta. Il bracconaggio dilaga, non più arginato dall'alternativa economica del turismo sostenibile nei parchi e migliaia di animali sono stati massacrati». Petretti ha aggiunto: «Il conto alla rovescia per molte specie ha subito una forte accelerazione. In questo contesto, la sola alternativa alla perdita delle specie e quindi all'erosione della biodiversità è rappresentata dai parchi zoologici come il Bioparco che, in tutto il mondo, fronteggiando una situazione difficilissima, continuano a mantenere popolazioni di animali rarissimi e minacciati. Anche noi del Bioparco stiamo facendo la nostra parte, ma abbiamo bisogno di sostegno e di aiuto».

Il presidente all'inzio di marzo ha chiesto aiuto al Campidoglio, socio di maggioranza della Fondazione Bioparco, perché i fondi annuali di 3 milioni sono insufficienti dopo l'emergenza Covid. «Siamo a rischio perché ogni anno spediamo 9 milioni per la manutenzione degli animali, l'ammodernamento delle strutture, i percorsi didattici e la comunicazione». E le entrate solitamente arrivano dai biglietti, che dopo il blackout di ingressi di due mesi, sono venduti al 10% rispetto allo scorso anno.

10 luglio 2020 | 17:29

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Source: Corriere.it

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