«Dovevo farlo, lo avevo promesso a mio padre che non doveva morire così, e questa cosa mi fa tanta rabbia. Ho pedalato pensando a lui e a tutte le vittime di questa terribile pandemia». Emozionato, esausto ma soddisfatto, è arrivato nella serata di martedì 14 luglio a Tornavento, frazione di Lonate Pozzolo (Varese) da Londra, in bicicletta, Stefano Mazzucchelli. L’uomo, originario della zona ma residente da anni nella capitale inglese, ha voluto onorare una promessa fatta al padre mentre lottava contro il coronavirus. Il genitore, Carlo, che avrebbe compiuto 70 anni a settembre, non ha vinto la sua battaglia, ed è morto il primo di aprile, ma il figlio l’8 di luglio ha deciso di intraprendere lo stesso il viaggio «in memoria di mio padre e di tutte le altre vittime». Tutto il paese del Varesotto, insieme al sindaco Nadia Rosa, si è riunito in piazza per accogliere Mazzucchelli e salutarlo con lo striscione «Un grande viaggio per un grande papà». La madre Carmen è, invece, riuscita a sconfiggere il virus.
La sindaca: «Un segnale di fiducia»
«Ci sarò anche io ad aspettarlo, la famiglia me lo ha chiesto e sono ben felice di partecipare a questo momento — aveva detto pochi giorni fa la sindaca di Lonate, Nadia Rosa —. Il padre è stato una delle quattro vittime che abbiamo avuto in paese per il coronavirus, ed è stato un lutto che ha colpito in modo particolare, per le modalità in cui si è consumato». Mazzucchelli aveva scritto diversi messaggi alla moglie dall’ospedale. Le sue condizioni prima erano apparse non gravi, ma nel giro di pochi giorni si erano aggravate. «Ci rendiamo conto di quale situazione ci fosse negli ospedali in quel periodo, ma non si giustifica che quel signore morì il mercoledì e la famiglia lo venne a sapere solo il sabato», aveva denunciato su Facebook la sindaca. «Ora questo viaggio intrapreso dal figlio è un po’ un segnale di fiducia per tutti noi».
15 luglio 2020 (modifica il 15 luglio 2020 | 17:16)
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Source: Corriere.it
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